Imu a L'Aquila: che ne sarà delle case inagibili? Rabbia e confusione in città

02 Aprile 2012   12:19  

In italia è caos dichiarato per il calcolo della tassa che graverà pesantemente sull'unico vero bene degli italiani, la casa. L'imu, l' imposta municipale propria, non è altro che la vecchia Ici che Berlusconi cancellò facendono un vessillo elettorale, e in un'Italia in crisi piegherà i cittadini.

L'Imu si calcola a partire dalla categoria catastale dell’immobile, due sono le aliquote, il 4 per mille per la prima casa, il 7,6 per mille per la secondo, poi ogni comune può variare, abbassando o alzando l'aliaquota, a seconda delle neccessità. Di fatto solo il 6 per cento dei comuni ha predisposto un regolamento che definisca le aliquote. La prima scadenza è il 16 giungo e se in Italia è caos sulla modalità di calcolo a L'Aquila tremano i polsi perché pagare l'Imu su una casa che si abita, è un salasso, pagarlo in una casa che non si abita perché inagibile e che aspetta essa stessa soldi per la ricostruzione, è invece ingiusto e inaccettabile.

In base alla formulazione attuale chiunque abbia casa inagibile, per un qualsiasi motivo, compreso il terremoto, paga il 50% dell'imposta. E questa, che per L'Aquila è ad oggi l'unica scappotoia prevista, sa di beffa.

Intanto il senatore pd Giovanni Legnini ha presentato un emendamento per escludere totalmente dal pagamento dell’Imu fabbricati danneggiati dagli eventi sismici e dalle altre calamità naturali. Oggi si riapre la discussione in Commissione Bilancio e Finanze del Senato.

Nell'intervista:

Alessandro Angelini, Responsabile Caf Cgil


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