In 5000 dicono "no al petrolio in Abruzzo"

Manifestazione a Lanciano

31 Maggio 2010   10:10  

Hanno marciato compatti, gente comune e istituzioni, politici e sindacati, contro il petrolio dal quartiere Santa Rita in piazza Plebiscito a Lanciano.

Lo slogan scandito anche sotto la pioggia, "No al petrolio in Abruzzo". Insieme sindaci e assessori di 54 Comuni hanno sfilato in testa al corteo.
Quasi 5000 persone unite in un'unica motivazione "salvare l'Abruzzo". Tanti in piazza, per una manifestazione davvero eterogenea: hanno sfilato gli scout, delegazioni di studenti, associazioni di categoria, qualche cantina, parrocchie, baby sindaci, ragazzi a cavallo, l'associazione "Il Mastrogiurato" con gli "Sbandieratori e musici della città di Lanciano".

"Questa è la manifestazione degli abruzzesi", ha commentato Alessandro Lanci di Nuovo Senso Civico, l'associazione che ha organizzato la manifestazione, "non ci sono colori politici, ma solo buone intenzioni. Chi intende strumentalizzare questa giornata dovrà fare i conti con le migliaia di cittadini scesi in campo oggi".
"Dobbiamo ribellarci alle scelte malsane che possono condizionare il nostro futuro." E' l'appello del sindaco di Lanciano, Filippo Paolini (Pdl) che ha parlato per primo. "Oggi si inaugura una stagione nuova per recuperare lo slancio dei cittadini nei confronti della politica", ha invece sottolineato il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio (Udc).

Nella giornata di lotta a e manifestazione alcuni di simboli di battaglie vinte. Tra gli amministratori ha sfilato il simbolo della lotta ai poteri forti: il senatore Enrico Graziani, protagonista della battaglia contro la realizzazione della Sangro Chimica, "vogliamo la revoca di tutti i permessi, non ci fermeremo finché non l'avremo ottenuta. Abbiamo combattuto contro le sette sorelle e la Texaco per la Val di Sangro. Oggi combattiamo per tutto l'Abruzzo, possiamo vincere se siamo uniti".
Al loro fianco, venuto da lontano, da un luogo dove la battaglia contro il petrolio è stata vinta, il sindaco di Rovagnate, Marco Panzeri, in rappresentanza di 26 sindaci della Brianza che hanno ottenuto 33mila firme dai cittadini per bloccare un progetto di ricerca petrolifera in un'area protetta e densamente abitata. "Noi siamo la conferma", ha detto Panzeri, "che dal basso si può dire no a progetti invasivi per il territorio".Tanti sindaci: quello di San Salvo, Gabriele Marchese, "si tratta di un'opportunità per ripensare totalmente la vocazione della nostra regione"
Come lui anche gli altri sindaci della costa dei Trabocchi: Rocca San Giovanni, Torino di Sangro, Vasto e Fossacesia.

Criticati dal palco per la vistosa assenza il sindaco di Ortona, Nicola Fratino (Pdl), e il presidente della Regione, Gianni Chiodi (Pdl)


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