La settimana politica in Consiglio regionale è cominciata con la seduta della Quarta Commissione.
All'ordine del giorno, o inseriti fuori sacco, temi caldi dell'agenda politica. Come quella delle cave. Il consigliere Maurizio Acerbo di Rifondazione Comunista difende la moratoria fatta passare nel consiglio di fine anno e spiega: ''Siamo una delle poche regioni che non hanno un Piano cave, e intanto siamo diventati la Regione con più cave in Italia. Serve dunque una moratoria per nuove attività e approvare al più presto un Piano''
In dirittura d'arrivo, annuncia poi il presidente di Commissione Nicola Argirò , Pdl, la riforma dei consorzi industriali e provvedimenti volti a dare finalmente una destinazione d'uso agli autoporti abruzzesi costruiti tanti anni fa, costati un patrimonio e mai utilizzati. Che sia la volta buona. La proposta di legge mette fine alla decennale e a detta di Argirò inutile stagione decennane dei commsariamenti, destinando le risorse adeguate per un accorpamento dei cosorzi in un'unica agenzia regionale.
A margine della commissione il capogruppo Udc Antonio Menna tende la mano alla maggioranza e si dice pronto ad appoggiare la proposta di legge che intende riformare la pubblica amministrazione e che tra le atre cose prevede la riduzione del numero dei dirigenti, e il superamento degli attuali meccanismi per il conferimento dei ricchi premi di produzione di fine anno. Maggiore flessibilità, mobilità e meritocrazia nella gestione del personale. ''L'Abruzzo ha un numero di dipendenti pubblici e dirigenti di gran lunga superiori alla media nazionale, spiega Menna al nostro microfono, ed è un lusso che non ci possiamo permettere.
Filippo Tronca