Mentre i precari della regione snocciolavano inediti rosari fuori i cancelli, a Palazzo dell'Emiciclo anche questa mattina è continuato lo spossante calvario che deve, o dovrebbe portare all'approvazione della variazione di bilancio, con fondi per lo svolgimento delle elezione, per l'edilizia scolastica e per istituzioni culturali, e del controverso emendamento per la stabilizzazione dei precari della Regione.
Anche questa mattina si è tenuta una lunga riunione di maggioranza e si è lavorato ad un emendamento sui precari che possa trovare i numeri in consiglio e superare le divisioni trasversali anche agli schieramenti.
Si ipotizza un precorso di stabilizzazione che riguardi gli aventi diritto secondo la finanziaria 2007 e 2008, ovvero che abbiamo maturato 3 anni che debbano maturarli in base alla scadenza del loro contratto, che hanno sostenuto concorsi o dovranno comunque farlo. Nodo da dirimere è però ancora una volta quello del personale politico: rientrano i cosiddetti portaborse nel novero dei fortunati. Per una parte trasversale dei consiglieri no, Giovanni Pace è di questi: "il personale politico - spiega - è si pagato dal consiglio, masono asunti con rapporto fiduciario dai gruppi politici".
Altro atteso provvedimento sono i circa 2,3 milioni di euro a favore delle istituzioni culturali. Avverto i numerosi rappresentanti che è presidieranno il consiglio: è un provvedimento urgente e in indifferibile, perchè i soldi che ci deve la regione li abbiamo già iscritti a bilancio e se non saranno dati entro il 31 dicembre perderemo pure i fondi statali per lo spettacolo che sono proporzionali a quelli regionali. Ma su cosa sia urgente e indifferibile in questo consiglio è scienza opinabilissima. Non tutti sanno ad esempio che la regione deve ancora pagare 3,5 milioni di euro per lo svolgimento delle elezioni del 2005.
FT