Inchiesta C.a.s.e.: gli isolatori sismici volano in California per la perizia

19 Aprile 2012   13:45  

Quartiere del progetto Case di Cese di Preturo: Sono state ultimate questa mattina le operazioni di rimozione e sostituzione di tre isolatori sismici che su disposizione della Procura dell'Aquila ora partiranno a San Diego California per una perizia sulla loro funzionalità ed adeguatezza. Analoghe operazioni è stata già effettuata nei quartieri CASe di Bazzano ed Assergi.

La perizia americana, che avrà un costo di un milione di euro rappresenta un passaggio decisivo nell'inchiesta condotta dal procuratore Rossini e che ha portato a a sei avvisi di garanzia per turbativa d’asta e frode nelle pubbliche forniture. destinatari a vario titolo due alti dirigenti ella Protezione civile: Mauro Dolce, responsabile del procedimento per il Progetto Case, e Gian Michele Calvi, direttore dei lavori del Progetto Case, Michel Bruno Dupety, presidente del Cda della Alga Spa, Agostino Marioni, amministratore della stessa ditta, Donatella Chiarotto presidente della Fip di Padova, e Mauro Scaramuzza, dirigente dell’azienda.

L'ipotesi accusatoria è inquietante: costati circa 13 milioni di euro, i 7.300 isolatori montati in tempo record sotto le palazzine prefabbricate per i terremotati aquilani, sarebbero "privi dei certificati di omologazione e attestati di qualificazione'' E insomma non c'è garanzia che essi funzionino davvero in caso di forte scossa.

L'inchiesta è partita su una lettera del luglio 2009 inviata alla presidenza del Consiglio dei Ministri dalla Tis spa, una delle ditte escluse dalla gara d'appalto per gli isolatori sismici, e in cui si denuncia: nella gara si è registrata ''una precisa volontà di favorire le ditte vincenti scegliendo la tecnologia del ''friction pendulum'', rispetto a quella dell’isolamento in gomma. Ma si è scentra una tecnologia non sperimentata.

E infatti dalle indagini sarebbe poi emerso che le due aziende avrebbe fornito gli isolatori privi dei necessari certificati di omologazione e delle opportune protezioni.

Ma l'ultima parola sull'efficacia e affidabilità spetterà comunque alla perizia.

Ha affermato il procuratore Rossini in merito a questa inchiesta "Se le cose sono fatte in modo poi le persone muoiono come è accaduto con il terremoto. Noi operiamo affinché sia fatta giustizia perché se queste piastre non funzionano significa che è stato inutile fare questi lavori''


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