Inchiesta Ciclone: la parola alla difesa

21 Maggio 2010   14:19  

Udienza preliminare per l'inchiesta "Ciclone" al Tribunale di Pescara. Superato lo scoglio delle intercettazioni marcia spedita verso l'inzio del processo vero e proprio.
Questa mattina le prime arringhe difensive: tre le posizioni prese in esame, quella dell'imprenditore E. P. (diritto oblio) per il quale il suo avvocato ha chiesto il non luogo a procedere, del geometra Luciano Melchiorre e dell'ispettore di Polizia Salvatore Colangelo. Per questi due chiesti il proscioglimento. Dei 34 imputati in questa vicenda, quelle di Perilli e Melchiorre sono posizioni relativamente significative, rientrano nel grande calderone del sistema "Montesilvano" dove, secondo l'accusa, era fatto consueto non pagare i costi di costruzione, oneri concessori o realizzare in alternativa opere di urbanizzazione. Più particolare la posizione di Salvatore Colangelo, per lui l'accusa é di omessa denuncia di notizia di reato: secondo il Pm Varone l'ex componente della squadra mobile non rivelò ai suoi superiori che l'allora sindaco Enzo Cantagallo, non solo sapeva delle indagini sul suo conto, ma pretendeva anche di conoscere da lui i minimi particolari. Udienza aggiornata, intanto, al prossimo 28 maggio con le arringhe degli avvocati di imputati più per così dire "pesanti" come l'architetto Rolando Canale.


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