Inchiesta "Ciclone" nel vivo: chiesti 34 rinvii a giudizio

14 Maggio 2010   15:29  

Il pm Gennato Varone ha chiesto 34 rinvii a giudizio per l'inchiesta "ciclone" relativa a tangenti negli appalti pubblici, che nel 2006 porto' all'arresto dell'ex sindaco di Montesilvano (Pescara) Enzo Cantagallo, di assessori e dirigenti comunali, e imprenditori.
Per l'imputato Bruno Chiulli, titolare della Green Service, accusato di corruzione, il Pm Varone nella sua requisitoria ha chiesto il proscioglimento dall'accusa di associazione per delinquere per non aver commesso il fatto.
L'altro imputato Franco Falcone, anch'esso accusato di corruzione, ha chiesto di poter essere giudicato con il rito abbreviato.

Nel corso della prossima udienza, che si terra' il 21 maggio, alle 9.30, e' prevista la replica della difesa.

La vicenda conta 36 imputati, che devono rispondere,a vario titolo, di reati che vanno dall'associazione per delinquere finalizzata alla corruzione all'abuso di ufficio. Secondo l'accusa a Montesilvano era stato innescato un meccanismo per l'elusione del contributo dei costi di costruzione. Per quanto riguarda gli appalti dei lavori pubblici, invece,secondo la procura, venivano assegnati direttamente alle imprese dietro pagamento di somme di denaro.

Oltre all'ex sindaco Cantagallo tra i principali indagati, coinvolti nei vari filoni d'inchiesta, l'ex assessore Paolo Di Blasio, l'ex dirigente dell'ufficio urbanistica, Rolando Canale, l'ex capo di gabinetto, Lamberto Di Pentima, l'ex vice sindaco Marco Savini, gli ex assessori Attilio Vallescura, Guglielmo Di Febo, Cristiano Tomei, l'ex sindaco, Renzo Gallerati, e l'ex dirigente ai lavori pubblici, Vincenzo Cirone, gli imprenditori Duilio e Gianni Ferretti, Bruno Chiulli, Giuseppe Di Pietro, Ennio Chiavaroli e Vladimiro Lotorio, e un ex componente della squadra mobile,Salvatore Colangelo.

 


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