Inchiesta Penelope, Cassazione conferma libertà per Iacoboni e Iacomini

04 Giugno 2012   11:32  

"La Suprema Corte di Cassazione, con provvedimento del 31 maggio 2012, ha posto la parola fine e la classica pietra tombale sulla vicenda che portò tristemente all'applicazione della misura cautelare nei confronti dei due amministratori, con dichiarazione di inammissibilità totale del ricorso spiegato dalla Procura distrettuale antimafia del capoluogo abruzzese". Lo comunicano gli avvocati Leonardo Casciere ed Antonio Iannucci, difensori del sindaco di Magliano dei Marsi Gianfranco Iacoboni e dell'assessore Angelo Iacomini, che erano finiti agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta Penelope per reati che vanno dalla corruzione al furto aggravato, dalla truffa alle violazioni ambientali.

"I difensori - informa una nota - consci dell'assoluta infondatezza tanto delle ipotesi accusatorie quanto, ed ancor più delle esigenze cautelari, già demolite dal Tribunale del riesame de L'Aquila, significano che il provvedimento della Corte di Cassazione è stato totalmente chiarificatore della questione che ebbe a determinare il grave provvedimento restrittorio, oggi, come allora, del tutto immotivato. Argomento questo sacralizzato dalla massima espressione giurisdizionale della Repubblica".


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