Interrogazione parlamentare sul commissario Goio: ''Ha fallito, fiumi in stato comatoso''

13 Settembre 2013   15:54  

A cosa è servita l'opera del commissario al fiume Aterno-Pescara Adriano Goio, visto che in questi anni il fiume ha visto peggiorare il suo stato di salute?  Lo chiedono, e  non sono i primi,  i deputati abruzzesi del M5S Vacca, Colletti e Del Grosso, che a tal proposito hanno presentato un'interrogazione parlamentare.

''I fallimenti del commissariamento - spiegano - sono sotto gli occhi di tutti, e i nostri bacini idrografici versano in uno stato comatoso con conseguenze drammatiche dal punto di vista ambientale, sanitario ed economico.''

INTERROGAZIONE

Al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.

PREMESSO CHE

- L’Unione Europea ha stabilito con la Direttiva 60/2000/CE “Acque” che entro il 2015 tutti i fiumi devono raggiungere lo stato ambientale definito “buono”, entro il 2008 dovevano raggiungere almeno lo stato “sufficiente” e comunque non peggiorare il proprio stato di qualità;

- il monitoraggio dei corsi d’acqua viene svolto dal 2004 dall’ARTA che ha una rete di oltre 100 stazioni di campionamento lungo i fiumi della regione;

- nel 2011 l’Abruzzo non solo non coglie l’obiettivo già fissato per il 2008, con oltre il 35% dei punti di campionamento al di sotto della classe “sufficiente” (quindi pessimo o scadente) ma vede aumentare i modo vertiginoso i casi classificati nella categoria peggiore sulle 5 possibili;

- ben il 10% (12 su 118) delle stazioni monitorate nel 2011 è risultato nella classe “pessimo” mentre nel 2009 erano 3 e nel 2008 solo 1;

- rispetto al 2009, prendendo in esame esclusivamente le stesse 88 stazioni che sono state campionate in entrambi gli anni, il 38% è stato declassato mentre solo il 4% ha visto migliorare la categoria di qualità, il restante 58% è rimasto invariato;

- tra il 2009 e il 2011 i due principali fiumi abruzzesi, il Sangro e l’Aterno-Pescara, hanno visto peggiorare la loro qualità, il primo da “buono” a “sufficiente” e “scadente” (significativamente il tratto che scorre nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise!) e il secondo da “sufficiente” a “scadente” (tranne una sola stazione nella classe “sufficiente”);

- l’obiettivo di raggiungere lo stato “BUONO” entro il 2015 imposto dalla Direttiva Acque 60/2000/CE si sta allontanando sempre di più, visto che il trend è in peggioramento e ormai il 68% delle stazioni di campionamento non è nella classe “BUONO”;

- la situazione dei fiumi abruzzesi è ormai un’emergenza che si fonda sui problemi connessi alla mancata depurazione degli scarichi e sull’eccessiva captazione delle acqua per scopi irrigui, idroelettrici e industriali;

- lo stato pietoso di molti fiumi nelle aree a maggior valore turistico della Regione (Parco d’Abruzzo, costa della Provincia di Teramo e di Chieti) è potenzialmente foriero di un gravissimo impatto sull’economia regionale;

- il Piano di Tutela delle Acque ha visto incredibilmente il passaggio favorevole per la Valutazione di Incidenza Ambientale in Comitato CCR-V.I.A. nonostante la chiara insufficienza (e, per taluni aspetti relativi al Deflusso Minimo Vitale e il cosiddetto hydropeaking, anche una evidente pericolosità) delle norme ivi previste per la tutela dei corsi d’acqua a maggiore importanza naturalistica della Regione;

- appare discutibile il comportamento degli uffici del Genio Civile e dell’Autorità di Bacino che continuano ad istruire, anche con pareri positivi, procedure amministrative per la concessione di nuove derivazioni e captazioni, anche su fiumi ormai ridotti praticamente al collasso;

- con Ordinanza del 9 marzo 2006 il Presidente del Consiglio dei Ministri ha nominato Commissario Delegato per la realizzazione degli interventi urgenti necessari per il superamento della situazione di emergenza socio-economico-ambientale determinatasi nell’asta fluviale del bacino del fiume Aterno Adriano Goio;

- tra le finalità di tale ordinanza vi era la riduzione dei livelli di inquinamento;

- secondo la stessa Ordinanza il Commissario Delegato doveva riferire trimestralmente al Dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio sulle iniziative adottate per il superamento dell’emergenza;

- ad oggi le azioni del Commissario Delegato Adriano Goio non sembrano aver ottenuto risultati.

CHIEDONO

1) quale siano le attività poste in essere dal Commissario Delegato, riportate nelle relazioni trimestrali, per la riduzione dello stato di inquinamento;

2) quali azioni intende attuare il Presidente del Consiglio dei Ministri di fronte alla palese inefficacia dell’azione del commissario Adriano Goio;

3) se la Presidenza del Consiglio dei Ministri intenda concertare con la Regione Abruzzo e con le amministrazioni locali nuove soluzioni per la gestione dell’emergenza e per le bonifiche ambientali dell’ Aterno, considerando il fallimento dell’azione di commissariamento.

 

 


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