Intervista al sindaco di Maracaibo Giancarlo Di Martino

Rapimento di Luigi Rossi

11 Febbraio 2008   16:20  
Valencia ore 6.30 del mattino, un vecchissimo DC-9 della compagnia ASERCA è pronto a decollare, ci porterà alla volta di Maracaibo dove abbiamo un appuntamento importante, Giancarlo Di Martino, figlio di emigranti abruzzesi e sindaco della seconda città per importanza del Venezuela si e’ reso disponibile per raccontarci i drammatici momento relativi al rapimento di Luigi Rossi. Luigi Rossi, originario di Pescara e qui noto industriale della ceramica, fu rapito il 1 di febbraio alle 7.00 del mattino mentre si recava nella sua fabbrica. La notizia si era diffusa dopo qualche giorno ma rapidamente aveva raggiunto anche la nostra regione destando ansia ed apprensione nei familiari che risiedono a Pescara. Dall’alto Maracaibo ci appare come distesa su una lunga striscia di terreno di colore rossiccio, il ponte che la collega all’altra costa e le installazioni petrolifere fanno da cornice. Ci sta aspettando una macchina con relativa scorta messaci a disposizione dal sindaco, sarà con noi presente all’incontro anche Edoardo Petricone, avvocato e presidente della fondazione FIVAVIS, anche lui abruzzese originario di Ortucchio (Avezzano). La fondazione FIVAVIS si occupa dell’assistenza alle famiglie delle vittime dei sequestri , da subito lui ha seguito la vicenda stabilendo un contatto diretto con la famiglia del sequestrato ed anche con le altre famiglie di cittadini italiani che tuttavia restano nelle mani dei banditi. Il viaggio verso la residenza del sindaco è veloce, la città ci appare moderna, ordinata e pulita l’impressione generale che riceviamo è buona. L’accoglienza ci lascia sorpresi, veniamo ricevuti dal capo dell’ufficio stampa che ci fa accomodare in un’ accogliente sala d’ aspetto, qualche minuto per le presentazioni e subito arriva il sindaco, una forte stretta di mano, qualche parola in spagnolo e via continuando in italiano. Di Martino entra subito nel vivo della questione, ci parla infatti del rapimento di Luigi Rossi ma non dimentica di sottolineare di considerare il fenomeno dei sequestri una vera e propria emergenza nazionale che sia il suo municipio che il governo nazionale vogliono trattare e cercare di risolvere con strumenti di investigazione e legislativi. La parte legislativa la sta affrontando il governo, guardando alle leggi di cui si dotò il nostro paese quando questa problematica ci riguardò molto da vicino. La parte investigativa, oltre alle competenze della polizia nazionale (PETEOTA), può vantare di una sezione della polizia municipale dotata degli strumenti di indagine e di controllo del territorio più sofisticati, elicotteri compresi. “Per quanto riguarda Luigi Rossi, ci dice, siamo riusciti ad ottenere la sua liberazione perchè abbiamo localizzato prontamente la zona della città dove era stato nascosto, le pressioni che abbiamo esercitato sui malviventi, una banda composta da circa 12 elementi che tra l’altro non aveva nessun collegamento con le Farc colombiane, sono state risolutive. Tutti i sequestratori sono stati identificati e presto saranno assicurati alla giustizia, ma le bande che operano nella città e nei dintorni sono diverse, il nostro lavoro ed impegno sarà quello di assicurale alla giustizia. Un percorso lungo che dovrà passare per la riqualificazione delle forze di polizia, che a volte è implicata direttamente in atti delittuosi, è nostro interesse risolvere il problema della sicurezza perchè vogliamo cambiare l’immagine del nostro paese all’estero. Il primo punto del mio programma è proprio questo, garantire la sicurezza a tutti i cittadini sopratutto a quelli che oggi sono colpiti più duramente dal fenomeno dei sequestri.” Avrà molto da fare il sindaco viste le cifre che il presidente della FIVAVIS, Edoardo Petricone snocciola prontamente, 335 sequestri nell’anno passato di cui 70 su cittadini italiani e tra questi 7 abruzzesi, “ Sono cifre preoccupanti che segnalano una vera e propria emergenza che ha bisogno di essere trattata come tale anche dal governo italiano. Abbiamo bisogno di aiuto ed assistenza e`necessaria una piu’ stretta collaborazione tra le forze di polizia dei due paesi.” E’ con queste parole che ci avviamo alla conclusione dell’intervista con Giancarlo Di Martino che ci saluta con la promessa di accogliere insieme a Luigi Rossi l’invito del sindaco di Pescara Luciano D’Alfonso a visitare la città augurandosi che questo incontro possa essere l’inizio per un prossimo gemellaggio tra i due centri marini. L’auto con la scorta messaci a disposizione dal sindaco ci attende, abbiamo solo il tempo per un saluto, la promessa di un pronto arrivederci e siamo già immersi nel traffico della città più calda del paese “ oggi sono solo 36 gradi, ci dice l’autista, fino a ieri erano 41.” Solo l’aria condizionata dell’ aeroporto riesce a mitigare in parte la temperatura di una città calda non solo per le naturali condizioni atmosferiche. Gianfranco Di Giacomantonio

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