"L´acqua in montagna". Antonio Zichichi ne parla in un convegno

16 Ottobre 2006   14:24  
Isola del Gran Sasso ha ospitato stamane un interessante convegno sul tema acqua, dove si è parlato di gestione e salvaguardia di un bene primario che molte persone, in molti paesi del mondo, fanno fatica a trovare. Tanto da spingere migliaia di persone a percorrere decine di chilometri al giorno per non morire di sete. Le montagne abruzzesi offrono 44 metri cubi al secondo di acqua. In media ciascuno di noi ne utilizza 8, anche se il fabbisogno reale è vicino a 4 metri cubi al secondo. Il bene acqua costa alla collettività circa 100 milioni di euro. I consigli di amministrazione delle società che gestiscono l´acqua costano, invece, 2 milioni di euro. Un metro cubo di acqua è pagato dai cittadini, in media, 93 centesimi. Inevitabilmente, nel corso del convegno, la discussione è scivolata sul tema caldo del momento, quello delle tariffe, che sarà affrontato domani, in seduta straordinaria, in Consiglio Regionale. "La regione deve lavorare per eliminare gli sprechi ed azzerare i costi della politica - ha commentato l´assessore regionale Srour - solo in questo modo le tariffe potranno essere abbassate". Al convegno hanno partecipato molti sindaci dell´aquilano e del teramano ed un luminare della fisica, da pochi mesi cittadino onorario dell´Aquila, il prof. Zichichi che ha auspicato una forte collaborazione tra scienziati ed ambientalisti, ricordando lo storico dissidio con questi ultimi. Nel 1982 sotto la cima del massiccio del Gran Sasso, tra mille polemiche, iniziarono a costruire i laboratori sotterranei più grandi del mondo, i Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS), progetto ideato e fortemente voluto da Zichichi, ma fermamente osteggiato dagli ambientalisti, oggi prestigioso centro internazionale di ricerca. Patrizia Santangelo

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