L'Aquila, Pagliari duro: "Nella storia ma L'Aquila non ci segue. Sogniamo insieme per arrivare in B"

Ringraziamento alla Sud e appello a città, comune e stampa

04 Maggio 2014   21:03  

Sorridente ma determinato, Giovanni Pagliari si presenta nella sala stampa del Fattori con tutto lo staff al seguito. “Oggi parlo io e non voglio domande – l’ imperativo con il sorriso del tecnico di Tolentino – Voglio dire due parole a fine di questo campionato perché poi sappiamo che ne inizia un altro. Con 53 punti siamo entrati nella storia di questa società. Ho portato qui lo staff per ringraziare uno ad uno Sette, Onesti, Bianconi, Migliorelli e Colussi per il loro supporto e per avermi sopportato. Voglio ringraziare la società per esserci stata vicina e per avermi dato questa possibilità e tutti coloro che hanno lavorato per L’Aquila”.

Questi i ringraziamenti di rito, poi l’ affondo. “Ho notato che non è stato dato risalto più di tanto ad un campionato storico. Questa squadra è entrata nella storia dell’ Aquila calcio. Per me questo è un punto, ma non d’ arrivo. Oggi ci aspettavamo una festa con 4-5mila persone, ma così non è stato. Voglio ringraziare la Curva Sud: chi è venuto è stato strepitoso, così come sono stati strepitosi nei 9 stadi d’ Italia in cui abbiamo vinto insieme ai nostri tifosi”.

Poi, con un pizzico di commozione continua: “Senza volerlo alla fine hanno esposto uno striscione che è esattamente il sunto di quello che è il mio pensiero. Quando il sogno è fatto da tanti, può diventare realtà. L’Aquila non ci sta seguendo e non sta capendo il valore dei play off che potrebbero portarci in serie B. Voglio fare un appello a tutte le forze. E’ come se avessimo fatto qualcosa di normale. E invece non lo è se sono passati 80 anni per vedere L’Aquila giocarsi la B. Noi siamo arrivati quinti, il che significa che avremmo fatto i play off anche con le vecchie regole e non grazie all’ allargamento a otto dei posti per gli spareggi. Perciò voglio dire alla città di stare vicino a questi ragazzi, perché io sono convinto che perdere i play off significherebbe fare un’ opera a metà. Abbiamo fatto qualcosa di importante solo se daremo seguito a questa qualificazione, altrimenti rimarranno solo numeri. Voglio fare un appello anche al Comune. Senza polemica perché non sono un politico ma credo che questa società non debba supplicare per allenarsi al Fattori in una settimana determinante.

La serie B non è per allenatori, giocatori e direttori, che passano. La B sarebbe una visibilità straordinaria per la città dell’ Aquila. La gente deve capire questo. Così come la stampa potrebbe fare qualcosa con qualche articolo in più per una squadra che sta facendo qualcosa di importante. Ripeto – conclude Pagliari – Per me inizia un altro campionato. Perdere sarebbe una grande sconfitta, perché ho sempre pensato che chi arriva secondo è il primo perdente. E anche se sono orgoglioso dei ragazzi e del mio staff non posso accontentarmi dei numeri, perché perdere sarebbe una vittoria a metà”.  

Alessandro Fallocco

 


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