L'Aquila: Progetto Case e non solo, ancora niente indennizzi per gli espropri

Una miriade di contenziosi all'orizzonte

06 Ottobre 2011   09:55  

Sono trascorsi ormai due anni dalla consegna dei primi appartamenti del Progetto C.a.s.e., ma agli aquilani ai quali sono stati espropriati i terreni per realizzare gli alloggi ancora non vengono indennizzati. Stesso discorso per i proprietari dei terreni sui quali sono stati costruiti i Map e altre strutture più o meno provvisorie.

E' il caso dell'impianto sportivo che sorgerà nel quartiere del C.a.s.e. di Sant'Elia 1.

Ieri, durante la presentazione del progetto promosso da un'importante associazione cestistica aquilana, finanziato con contributi di varie onlus, imprese, banche e altri, una signora dal pubblico ha chiesto la parola: era la proprietaria del terreno espropriato per il Progetto C.a.s.e. su un lembo del quale sarà costruito il palazzetto, nell'ambito delle opere di aggregazione e di servizi.

La donna ha spiegato come il suo terreno sia stato pagato con i risparmi di una vita - vicenda che accomuna la signora ad altre decine di casi - per costruirci le case dei figli e, naturalmente, non le sia stato ancora pagato. La signora ha anche annunciato che alla posa della prima pietra del palazzetto lei farà esposti e denunce.

L'inqualificabile atteggiamento della Protezione civile, oltre a causare danni enormi a dei cittadini espropriati, in molti casi, delle loro uniche proprietà, rischia ora di innescare anche una miriade di contenziosi.


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