L'Aquila Rugby, Polisportiva e Paganica: accordo a tre

Unione delle under

04 Ottobre 2011   18:48  

Interscambio di giocatori, allenatori e strutture per ottimizzare il lavoro di tutti, senza però perdere l’identità propria di ognuno. Con queste parole Angelo Cora, presidente della Polisportiva L’Aquila Rugby, riassume abilmente la natura dell’accordo a tre teste tra: L’Aquila Rugby 1936, Polisportiva e Paganica Rugby.

In sostanza il nucleo centrale del progetto prevede che quei ragazzi della Polisportiva i quali, arrivati alla soglia dell’under 20, non siano ancora in grado di effettuare il salto in prima squadra, vengano prestati al Paganica Rugby per  crescere e rinforzare i cugini, mentre coloro che dovessero essere già pronti al passaggio all’eccellenza, vengono inglobati nella 1936. Per quanto riguarda il minirugby, invece, le società continueranno ad essere completamente autonome e distinte.

Fin qui l’interscambio di atleti. Per quanto riguarda gli allenatori, i ragazzi in prestito al Paganica, verranno seguiti e allenati da Umberto Lorenzetti (L’Aquila Rugby 1936) e Sergio Rotellini (Paganica Rugby) e, per evitare disuguaglianze nei metodi, le linee guida verranno  dettate da Massimo Di Marco (allenatore de L’Aquila Rugby) e saranno volte ad uniformare gli intenti per perseguire il duplice scopo di aiutare il Paganica a salire almeno in serie B e permettere ai ragazzi di prepararsi adeguatamente all’ascesa fino al vertice di questa piramide: L’Aquila Rugby.

Dal punto di vista delle strutture, invece, ci sarà sinergia di vedute e simultaneo accesso sia a Centi Colella che al campo di Paganica per tutti i ragazzi e L’Aquila Rugby trasferirà la sua palestra nelle strutture del Paganica adiacenti lo stadio.

I ragazzi spesso abbandonavano il rugby perché noi non eravamo in grado di stimolarli” commenta Umberto Lorenzetti. “In questo modo vogliamo tenerli legati a questo sport e cercare di dare risposte alle loro esigenze e domande”.

Tutti sembrano soddisfatti per la realizzazione di questo progetto, in cantiere già da diversi anni, e ora finalmente portato a compimento.

L’idea di questo percorso è tutta volta a garantire nuova e vitale linfa al rugby aquilano” dichiara Massimiliano Placidi (1936). “Ovviamente siamo agli inizi e gli eventuali accorgimenti che si dovranno prendere, saranno stabiliti in corso d’opera”.

Ora resta da vedere quale sarà la reazione dei ragazzi, vero nucleo centrale ed indispensabile per l’esistenza stessa delle tre società. Dalle parole dei presidenti, si evince che la risposta sia già stata ampiamente positiva ed è quello che Virgilio Paiola, presidente del Paganica Rugby, si augura anche per il futuro, “E’ un progetto importante che inseguiamo da molti anni. Con la situazione che il nostro sport vive in Abruzzo e in Italia l’unità è fondamentale. Speriamo che vada a buon fine, altrimenti qui chiudiamo tutti”.

Matteo De Santis


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