L'Aquila Rugby in crisi, Giacomo Pasqua: "non condivido la lettera di Marinelli"
Giacomo Pasqua, ex presidente nero verde, criticato in passato da più fronti perché sotto la sua gestione si sarebbe accumulato il debito che oggi grava sulle spalle societarie, raggiunto telefonicamente da Abruzzo 24 ore, dice la sua sulla situazione aquilana. Anche lui, insieme agli altri soci e in primis con la Carispaq, viene tirato in ballo nella lettera con cui Romano Marinelli ha voluto rendere pubblica la situazione societaria.
La ciclicità delle crisi aquilane può essere notata in un'altra lettera, quella che il 7 Agosto 2010 lo stesso Pasqua scrisse per dimettersi dal suo ruolo e affidare la squadra nelle mani del sindaco. Diverse dinamiche ma parole simili. Anche allora si temeva il disastro, ma, a quanto pare, siamo ancora qui.
“Ho letto la lettera di Marinelli e la considero solo un mero sfogo del presidente”.
Qual'è la sua risposta?
“Non voglio rispondere direttamente, ma vorrei solo far notare a Romano Marinelli che all'epoca anche io ero rimasto solo a fronteggiare una situazione difficile. Spero se lo ricordi”.
Una storia quella della presidenza aquilana che, a conti fatti, sembra destinata a condannare alla solitudine e alla depressione.
“Capisco che lui (Romano Marinelli ndr.) ce l'abbia con il mondo politico e con l'amministrazione comunale, ma il suo voler fare di tutta l'erba un fascio non la condivido”.
Quindi lei non si sente responsabile in nessun modo?
“Credo proprio di no. Magari lui si riferiva a qualche altro socio. Fa anche specifico riferimento alla Carispaq e credo che lui intenda soprattutto quel socio”.
Parla nello specifico della Carispaq poi degli altri soci..
“Io non ho responsabilità. Poi, da quanto ne so, la scelta di scrivere quella lettera è stata del tutto personale del presidente e assolutamente non condivisa dal CDA. Non credo sia stato autorizzato dal Consiglio di Amministrazione, quindi non so come definirla sinceramente”.
Matteo De Santis
