L'Aquila, accordo Pd-Fli sulle poltrone: è bufera. "Voto di scambio", "Tutto alla luce del sole"

Tutte le reazioni alla pubblicazione dei documenti riservati

16 Maggio 2012   21:10  

E' bufera politica all'Aquila alla vigilia del ballottaggio dopo la pubblicazione, da parte di Abruzzo24ore.tv, dei due documenti (LEGGILI) contenenti l'accordo pre-elettorale tra Pd e Fli sulla spartizione delle poltrone. Una email e un "Protocollo di intesa" nei quali il sindaco uscente Massimo Cialente si accorda coi coordinatori regionali di Fli e Pd, Daniele Toto e Silvio Paolucci, promettendo posti e prebende in cambio dell'appoggio al ballottaggio del candidato Enrico Verini. Accordo saltato proprio per volontà di quest'ultimo e del segretario comunale di Fli Stefano Morelli, contrari a ogni intesa col centrosinistra.

LA DIFESA DI CIALENTE

"L'accordo di apparentamento era nato a Pescara, io invece ho provato a proporre un accordo politico, offrendo, in risposta alle sollecitazioni del segretario regionale Toto, postazioni di governo, come è giusto che sia, perché chi è in maggioranza programmatica è giusto che abbia anche responsabilità dirette e chiare". Lo dice il sindaco Massimo Cialente dopo la pubblicazione su Abruzzo24ore.tv dei documenti esclusivi (LEGGILI) che dimostravano l'esistenza di un accordo pre elettorale tra il Pd e Fli.

"Successivamente - spiega - ho parlato anche con Verini per trovare questo accordo, ma sul mio programma e senza accettare alcun altra proposta. Questo accordo non c'è stato, soprattutto sull'unico punto che mi distingue da De Matteis, che credo non abbia un programma: via il commissario Chiodi e via Fontana e la Struttura Tecnica di Missione, il giorno dopo la mia elezione.

Con Verini non ho trovato l'accordo. Io quando ho scritto e firmato, sapevo che mi sarei potuto esporre a ricatti, lo stesso Verini mi ha più volte detto e ripetuto che avrebbe pubblicato la lettera da me inviata a Toto (cosa che del resto, mentre la scrivevo, avevo ben presente).

Ma io gioco alla luce del sole e non temo ricatti. Tra l'altro, le cose dell'Aquila le decidiamo noi, all'Aquila. Io della coerenza faccio una bandiera.

Il fatto che Verini oggi stia con De Matteis, e ieri avrebbe potuto invece schierarsi con me, dimostra che si tratta di una persona che non ha categorie di valori e programmatiche di fondo, ma cerca posti e basta. A me spiace, perché avrei voluto creare una coalizione più ampia nella fase post sisma: è ciò di cui avevo parlato con l'onorevole Toto per telefono. Lo posso fare però solo con chi è convinto da che parte stare. Infatti io ho fatto l’apparentamento con l'IDV e con la lista L'Aquila Oggi, ispirata da Sinistra per L'Aquila, per ricompattare il quadro di centrosinistra uscito vincente nel 2007, sulla base della condivisione del progetto e del programma di governo. Al contrario dentro FLI c'erano posizioni diverse, non di un consigliere, ma del segretario comunale.

Infine - conclude Cialente - i partiti della mia coalizione, nonché l'assemblea dei candidati, quando alla luce del sole ho parlato con loro di una ipotesi di accordo politico con FLI, hanno espresso tutte le loro perplessità e contrarietà, ritenendo che non sarebbe stato un accordo su basi politiche, ma del tutto personali. Ho fatto dunque bene così, perché con il suo comportamento Verini ha dimostrato che avevano ragione loro, e che sarebbe stato un matrimonio destinato ad un repentino fallimento".

VERINI: CIALENTE E' UN BUGIARDO, LO SCOPRII 7 ANNI FA

Che Cialente è bugiardo, lo scoprii 7 anni fa, quando giurò il falso sulla memoria di suo fratello deceduto; lo fece davanti a testimoni, alcuni dei quali oggi sono consiglieri che lo appoggiano. Dunque oggi non mi stupisco di come tenti di rigirare la realtà, di fronte ai suicomportamenti documentati dalle sue mail, che testimoniano sulla qualità del suo operato.

Ma andiamo ai fatti:

1) mi offre ed è documentato dalla sua stessa mail, una presidenza di spa, una vice presidenza, un posto nella gran sasso acque (da lui definito molto ambito perché con altaretribuzione)

2) rifiutiamo dicendo che non vogliamo nulla

3) afferma nel suo comunicato che sono alla ricerca di posti????? E che sono privo di categorie di valori e programmatiche di fondo!!!

Gli rispondo così, in tranquillità assoluta: 'Ma sulle spa; non ha sempre detto che il criterio che lui adotta nell’attribuzione dei ruoli è quello della competenza e non della politica?

E’ lui che ragiona di posti (offrendoli) e non io (rifiutandoli). come può dire che io voglio solo posti?? Me lo spieghi? Ce lo spieghi!

Prima di rivendersi a noi la vice presidenza della Gran Sasso acque, ha avuto la sensibilità umana di parlarne con l’attuale vice presidente, Angelo Bonura? E vale anche per le altre postazioni.

Nella mail sua interessata in cui, in cambio dei nostri voti, offre le varie prepende, afferma che ha affetto per me; altra bugia! Anche l’affetto per lui è interessato; vale solo se gli conviene; se non gli conviene, da persona a cui vuole tanto bene, diventi il nemico da insultare. 

Conclusione: Cialente è persona senza categorie valoriali, se non quelle negative della politica vecchia che gli è propria; passerebbe sulla verità, sulla pelle del suo migliore amico, sul cadavere di un suo parente, pur di ottenere i propri scopi.
Pericolosa una personalità di tale genere a capo di una città. Un Sindaco Bugiardo. Lo sanno tutti coloro che lo conoscono, a partire dai sui più stretti collaboratori.
Infine la copia della sua mail, alla stampa, non l’ho data io, né mai ho minacciato di farlo, ma son contento che la gente possa leggere di lui.

CHIODI: OGNI LORO CRITICA ORA PERDE CREDIBILITA'

“Leggendo le sconcertanti notizie sugli scellerati 'accordi' elettorali tra Paolucci e Toto, e tra quest’ultimo e Cialente, la mia memoria va, oltre che alle continue strumentalizzazioni e falsità del Sindaco, ad alcune prese di posizione dei leader abruzzesi del PD e di FLI. Questi si sono spesso autonominati difensori del capoluogo d’Abruzzo, criticando le scelte e i risultati della ricostruzione.

Tutti e due hanno chiesto anche le mie dimissioni… ‘intelligentes pauca’!
Dalla pubblicazione della loro corrispondenza intercorsa per le elezioni amministrative aquilane appare che il loro unico interesse sarebbe stato e sarebbe quello della più bieca e riprovevole spartizione degli incarichi, con occhio attento alle relative remunerazioni, al solo fine di ottenere consensi per riconquistare, nel senso militare del termine, il Comune dell’Aquila". Lo dice il presidente della Regione Gianni Chiodi, dopo la pubblicazione, da parte di Abruzzo24ore.tv, dei documenti (LEGGILI) contenenti l'accordo pre-elettorale tra Pd e Fli sulla spartizione delle poltrone.

"Stando alle carte pubblicate, verrebbero spartiti anche i delicati incarichi della ricostruzione che dovrebbero avere come unico criterio informatore quello del merito.
Tutto ciò vedrebbe come garante operativo il Sindaco Cialente.

Le loro critiche perdono così ogni seppur minima e residua credibilità, evidenziando quali potrebbero essere state le occupazioni prevalenti degli stessi negli ultimi mesi, mettendo da parte i reali problemi di chi attende risposte ed azioni responsabili”.

STORACE: PRASSI DA PRIMA REPUBBLICA

"La prassi da becera Prima Repubblica non ha risparmiato L'Aquila. Sono profondamente turbato: c'è da ricostruire la città, c'è da riportare gli aAquilani nelle loro case, c'è da restituire loro dignità dei luoghi e vivibilità. E invece questo sindaco prende le misure, fa la conta delle 'poltrone' e ci mette anche il cartellino del prezzo. Si guardasse bene dal dire che è il sindaco di tutti, che è 'uno di noi'. Non è questa la pasta degli aquilani. Gli aquilani non sono come Cialente: sono generosi, forti e orgogliosi. Loro meritano prospettiva, tutto un altro futuro". È quanto dichiara il Sen. Francesco Storace, Segretario Nazionale de La Destra, dopo la pubblicazione, da parte di Abruzzo24ore.tv, dei documenti (LEGGILI) contenenti l'accordo pre-elettorale tra Pd e Fli sulla spartizione delle poltrone.

MANTINI: E' VOTO DI SCAMBIO

"I documenti sono pubblici e dunque sarà la magistratura ad indagare sulla sussistenza di specifici reati. Quel che è certo è che le lettere con cui Cialente chiede il voto a Fli offrendo in cambio poltrone in consigli di amministrazione di enti costituiscono un grave e scandaloso esempio di cattiva politica". Lo dice l'onorevole dell'Udc Pierluigi Mantini dopo la pubblicazione, da parte di Abruzzo24ore.tv, dei documenti (LEGGILI) contenenti l'accordo pre-elettorale tra Pd e Fli sulla spartizione delle poltrone.

"Possono essere legittime le trattative tra partiti ma il sindaco non può, per proprio interesse, offrire posti in enti pubblici di cui non dispone perché sono nella competenza di altri organi istituzionali.

Non può farlo soprattutto a L’Aquila ove la difficile sfida della ricostruzione si può affrontare solo sulla base del rispetto della legalità, della trasparenza e della professionalità negli incarichi pubblici.

Saremo degli illusi ma continuiamo a ritenere che i ruoli nelle società pubbliche debbano essere affidati sulla base di curricula professionali e di comprovate competenze e non delle convenienze politiche o personali.

La disinvoltura con cui Cialente si sofferma in forma scritta sulla convenienza 'economica' di un posto in un consiglio di amministrazione rispetto al ruolo di assessore è indice di un’attitudine allo scambio clientelare che desta serissime preoccupazioni per il presente ed il futuro.

Mi auguro che Cialente voglia chiarire questi dubbi alla città".

LE LISTE DI DE MATTEIS: CIALENTE SINDACO DELLE SPARTIZIONI

"Le liste che appoggiano il candidato sindaco Giorgio de Matteis - si legge in una nota congiunta - sono schifate dalla notizia pubblicata da alcuni organi di informazione che dimostra, documenti alla mano (LEGGILI), una squallida compravendita di voti da parte dei vertici regionali del Pd, del Fli e del Sindaco uscente massimo Cialente".

"Cialente - aggiungono - dovrebbe ritirarsi dalla competizione elettorale perche' scrive, con l'intento di acquisire il pacchetto voti del fil, all'on. Daniele Toto,  promettendo posti per alcuni candidati del fli che il Sindaco stesso definisce.... 'postazione molto ambita perché con retribuzione superiore a quella di un assessore comunale...'.

In un momento di grande difficoltà economica per le famiglie aquilane l'amministrazione uscente gioca alla lottizzazione del potere garantendosi posti di governo ben pagati con i soldi pubblici. Questa e' la pagina più vergognosa che la città dell'Aquila e' costretta a leggere.

Invitiamo i partiti e le formazioni civiche di tutto il mondo politico a prendere pubblicamente le distanze da quanto accaduto.

Un appello particolare lo rivolgiamo al Prof. Angelo Mancini che si e' sempre contraddistinto per serietà e trasparenza a rinnegare politicamente l'apparentamento sottoscritto con il 'sindaco delle spartizioni'.

Queste elezioni hanno fatto capire a tutti gli aquilani di che pasta sono gli uomini che rappresentano l'amministrazione uscente, che in 30 giorni di campagna elettorale hanno fatto soltanto assunzioni alle società del comune e programmato una divisione dei posti di comando in base al valore delle indennità per garantirsi voti in più".

CHIAVAROLI: BECERO VOTO DI SCAMBIO

"Se gli scambi epistolari tra l'On. Toto (FLI), Paolucci (PD) e il sindaco dell'Aquila Cialente, fossero confermati è chiaro che saremmo di fronte ad un becero 'voto di scambio'. Ma non spetta a me giudicare questo aspetto, saranno semmai gli elettori aquilani ed abruzzesi a farlo". Questo il commento del Consigliere Regionale del PDL Riccardo Chiavaroli, dopo la pubblicazione, da parte di Abruzzo24ore.tv, dei documenti (LEGGILI) contenenti l'accordo pre-elettorale tra Pd e Fli sulla spartizione delle poltrone.

"Tuttavia - prosegue Chiavaroli - la vicenda dovrebbe far riflettere su coloro che hanno sempre invocato una "nuova" etica in politica, una superiorità deontologica e generazionale, ergendosi a paladini della legalità e che invece dimostrano quanto il rinnovamento della politica stessa  si testimoni giorno per giorno solo attraverso comportamenti concreti, pubblici e privati, improntati al solo ed esclusivo interesse collettivo; comportamenti che invece il PDL e il governo Chiodi da tempo stanno dimostrando di perseguire nella nostra regione. E d'altronde la storia insegna: Robespierre abdicò alla politica l'illuminista e introdusse l'uso della ghigliottina, ma alla fine ne subì le conseguenze...".

PAOLUCCI: ACCORDO ALLA LUCE DEL SOLE

“Con il Terzo Polo è in corso un dialogo costruttivo sull’idea di futuro che abbiamo dell’Abruzzo, delle sue amministrazioni locali, delle città principali e dei piccoli centri. È un dialogo aperto ed alla luce del sole. I fatti smentiscono che ci fosse un accordo specifico sulla città dell’Aquila: tutto il resto è solo mistificazione politica che non merita altre parole”. Lo afferma il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci dopo la pubblicazione, da parte di Abruzzo24ore.tv, dei documenti (LEGGILI) contenenti l'accordo pre-elettorale tra Pd e Fli sulla spartizione delle poltrone.


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