L'Aquila al voto: i candidati sindaco chiudono la campagna elettorale, e l'attesa è trepidante

04 Maggio 2012   22:02  

Ultimi atti della campagna elettorale, poi dal 6 mattina toccherà alle urne, raccogliere i voti.

In queste ultime ore si pensa a chi votare, ma a votare si deve andare,perché andare a votare è sì una scelta, ma prima di ogni cosa un diritto/dovere che ci permette di prendere parte alla vita civile, e rinunciando al diritto si esprimere il proprio parere, si rimane a guardare senza sentirsi mai parte della storia di un Paese.

E in queste ore tutti i candidati sindaco hanno salutato i propri sostenitori con ultimi appuntamenti, più o meno scoppiettanti.

Una chiusura della campagna elettorale, istituzionale quella di Pierluigi Properzi per il quale a L'Aquila sono intervenuti il sindaco di Roma Gianni Alemanno e la responsabile nazionale Pari Opportunità del Pdl Barbara Saltamartini. "Il prossimo sindaco dovrà avere massima concretezza - ha detto Alemanno - E sono certo che Pierluigi Properzi saprà dare risposte a questa città. L'Aquila è un test nazionale: finora c'è stato chi ha fatto solo parole sul futuro, noi vogliamo realizzarlo".

Giorgio De Matteis, che si presenta alle urne appoggiato da sette liste, ha salutato i sostenitori in Piazza Duomo, tante bandiere bianche e un paio rosse di Casa Pound hanno ascoltato le parole del loro candidato Sindaco: "Andremo noi a governare, non ci bloccheranno gli insulti ricevuti, le vane parole dette, le piastre di cemento, le false inaugurazioni. ci sarà la svolta, per due anni abbiamo atteso. Noi vogliamo che la città torni a vivere. Dobbiamo vincere."

Poco prima che prendesse la parola De Matteis da un ampio palco a fondo Paizza Duomo, dal quale si sono alzati centinaia di palloncini bianchi e celesti, in una zona laterale della piazza, a fianco del grande palco di De Matteis, su un palco più piccolo un altro candidato.

Vincenzo Vittorini ha salutato gli amici e sostenitori, tra i quali i famosi uomini panino, stavolta tra loro hanno che una donna panino, in carrozzella.

"Siamo liberi da vincoli - ha detto Vittorni -il nostro Comune sarà fatto di idee libere. chi lavora per il Comune deve sentire la responsabilità del lavoro per la comunità. Da 10 mesi diciamo qual'è L'Aquila che vogliamo: più sicura, più europea, più universitaria. Da 10 mesi riempiamo d'amore la nostra città, e a lei vogliamo dare amore, fatti certi. Con noi la sede del Comune non sarà fatta di pietre ma di cristallo, faremo amministrazione in modo trasparente."

Una chiusura in più tappe quella del sindaco uscente Massimo Cialente: a Paganica nel pomeriggio, per salutare gli abitanti di una delle frazioni più popolose della città, e poi in un allegra festa all'Hotel Duca degli Abruzzi tra amici, sostenitori, candidati e anche qualche infiltrato candidato consigliere in appoggio ad altri candidati sindaco.

"Sì ci credo alla vittoria - ha spiegato Cialente - al primo turno sarà difficile, ma ci spererei per riprendere subito il lavoro. Per tornare ad offrire credibilità e devo dire che non ci sono candidati che temo."
E a chi gli chiede le prime tre cose che farebbe se fosse confermato sindaco, risponde: "Ricostruzione, 90 milioni per il rilancio economico, Piano regolatore."

Cambia musica è una delle liste di Ettore Di Cesare, che ha chiuso la campagna elettorale proprio in musica: sul palco di Piazza Palazzo, si sono alternato artisti aquilani e il trio headliner elettro rap ArtificialKid, con un folto pubblico di sostenitori. "Se vinciamo governiamo - ha speigato Di Cesare -altrimenti facciamo opposizione in piena autonomia. Ma anche a noi capita di non rispettare gli impegni presi e le parole scritte. E ieri sera a piazza Palazzo abbiamo cambiato idea. Vedendo per ore la piazza piena di ragazze e di ragazzi accorsi per la nostra iniziativa "Cambia Musica In Comune" abbiamo capito che un apparentamento, solo uno, è possibile. Ci apparentiamo con quella piazza, con quella voglia di socialità negata, con quelle vite precarie e dignitose, con quella non rassegnazione, con quell'urgenza di un cambiamento vero che incida realmente sulle vite di tutti noi, con quella consapevolezza di non poter fallire l'appuntamento con la nostra Storia. Con tutto ciò siamo già apparentati, fuori dai partiti e dentro la città, e con loro stiamo arrivando..."

 

Chiusura con big per Enrico Verini, per lui in città il vice presidente di Fli Italo Bocchino, che nella sala ricevimenti della Cartiera del Vetoio dell’Aquila ha incontrati i sostenitori del candidato sindaco. Bocchino ha parlato di queste elezioni come di “un test fondamentale rispetto agli errori commessi nella ricostruzione." "Sia il Pd che il Pdl - ha detto Bocchino- non hanno avuto la capacità di trovare le soluzioni necessarie e noi ci offriamo come alternativa a questi errori."

Enzo Blundo ha chiuso senza clamori tornando invece a denunciare lo stato di abbandono in cui versano i concittadini che occupano ancora alloggi di emergenza o quelli temporanei in dotazione dalla Protezione Civile, mentre durante un incontro tra tutti i candidati alla fascia tricolore, svoltosi presso Confindustria, ha sviluppato il concetto di marketing rurale per il turismo aquilano.

Angelo Mancini ha invece chiuso la sua campagna con il leader dell'IDV, Antonio Di Pietro: "Vogliamo costruire un'alternativa di area riformista, di centrosinistra, in cui chi sta al governo si occupi di tutti i cittadini - ha detto Di Pietro che ha poi sottolineato -Angelo Mancini rappresenta la vera foto di Vasto."

(bb)


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore