L'Aquila: apre la nuova Corte d'Appello, prove di dialogo politica-magistratura

23 Settembre 2011   15:00  

Un altro tassello nella ricostruzione dell'Aquila. La nuova sede della Corte d'Appello è il primo edificio giudiziario realizzato nel post terremoto. A inaugurarla, stamani, tra gli altri, il vice presidente del Csm Michele Vietti, il ministro Matteoli e il capo della Protezione civile Franco Gabrielli.

Il numero due del Consiglio superiore della magistratura ha rimarcato ancora una volta il ruolo dei magistrati “come rappresentanti e garanti della legalità” ed ha, poi, raccolto l'appello del ministro per una solidarietà comune delle istituzioni.

A margine del taglio del nastro, attenzione puntata sugli argomenti di stretta attualità.

Ieri a Bruxelles, intanto, incontro tra la delegazione italiana e i vertici della Commissione europea sulla Zona franca aquilana, strumento atteso per la ripresa economico-occupazionale dell'area colpita dal sisma.

Cautela, è stata espressa infine, dal capo della Protezione civile Franco Gabrielli sull'operazione di ieri su un presunto caso di tentativo di truffa nell'ambito dei “fondi Giovanardi” destinati alla ricostruzione sociale.

Nelle interviste Altero Matteoli (ministro Infrastrutture), Giorgio De Matteis (vice presidente Consiglio regionale) e Franco Gabrielli (capo Protezione civile).

di Marco Signori
riprese Diego Lepiscopo
montaggio Marialaura Carducci

VIETTI, LEGITTIMITA' MAGISTRATO NON DERIVA DA GOVERNO

Nel corso dell'inaugurazione della nuova sede della Corte d'Appello dell'Aquila, il vice presidente del Csm Vietti nel suo intervento ha rimarcato ancora una volta il ruolo dei magistrati "come rappresentanti e garanti della legalita". Ma, stavolta, Vietti ha anche ricordato come proprio perche' "un palazzo di giustizia e' il simbolo della presenza dello stato sul territorio", il ruolo dei giudici e' anche quello "di garantire un'ordinata vita associativa. Questo ruolo e' scritto nella Costituzione e incarna il voto dello stato di diritto come strumento di tutela delle categorie sociali, anche quelle deboli. E questo e' un importante valore da conservare". Vietti si e' poi soffermato sul concetto di giustizia, "che non e' una variabile indipendente dello sviluppo del Paese. Non e' piu' solo uno strumento, ma puo' diventare un diretto fattore indispensabile per la crescita del Paese, e puo' alimentare questa crescita".

"Esiste un problema di legittimita' dell'alta funzione della giustizia: ma nel nostro ordinamento costituzionale la legittimita' di un magistrato non deriva dall'investitura popolare ne' dal governo". E' uno dei passaggi forti di Michele Vietti. Per il vice presidente del Csm, la legittimita' di un magistrato deriva da "una selezione tecnico culturale, anche se questa selezione non si puo' riferire una tantum nel momento della nomina di un magistrato. Va infatti ricercata nella qualificazione professionale e nella sua regolarita'". Dopo aver ricordato la necessita', "sempre e comunque", di una sobrieta' del comportamento, Vietti ha ricordato come il Csm "abbia un ruolo decisivo nell'applicare con forza e senza timidezza le regole".

MATTEOLI A VIETTI, RIAFFERMO NECESSITA' CLIMA SERENO

Il ministro Altero Matteoli intervenuto all'inaugurazione della nuova Corte d'Appello dell'Aquila, dopo aver parlato della necessita' di un corretto rapporto istituzionale in tutti i campi tra i vari organi dello Stato si e' rivolto direttamente al vice presidente del Csm, Michele Vietti al quale ha detto: "Oggi qui riaffermo la necessita' di un clima sereno con la magistratura nell'interesse della verita', delle istituzioni e dei cittadini".

"Raccolgo volentieri l'appello di Matteoli per una solidarieta' comune delle nostre istituzioni. Ma ricordo anche le parole del Papa di ieri in Germania quando ha citato Sant'Agostino e le sue parole sul diritto". Cosi' il vice presidente del Csm, Michele Vietti, ha risposto all'invito del ministro Altero Matteoli durante l'inaugurazione della nuova sede della Corte d'Appello aquilana. "Quando si parla di giustizia - ha insistito Vietti - bisogna ricordare che questa e' amministrata dai giudici, la loro funzione e' quella di servire il diritto e per questo devono essere rispettati. Questo rispetto oggi e' talora trascurato, in un clima generale di indifferenza e insofferenza verso le regole. Questo rispetto non deve essere acritico ma ricordo che il diritto trova la sua logica nel processo dove la legge diventa la regola nel concreto", ha sottolineato il vice presidente del Csm.


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