L'Aquila ''ghetto'' d'Abruzzo?

La polemica sanitaria e l'auto-ghettizzazione

05 Febbraio 2009   11:13  

L'Aquila bella me'

99 piazze, fontane, chiese e molti rimpianti del tempo che fù, il tempo in cui gli aquilani riuscirono a sconfiggere il terribile Braccio da Montone o di quando la città era considerata la seconda per importanza del Regno di Napoli.

Oggi si cerca di rinverdire i fasti aquilani, e come? ci si chiede. Ci si piange addosso, vi rispondiamo.

Stendiamo un velo pietoso sul tentativo di bloccare gli "espropri della costa" da parte dei politici locali, rimasti all'età delle TV libere quando il segnale televisivo non poteva varcare le montagne, quando internet era segreto militare e la politica la faceva gente come Gaspari o Ricciuti (padre).

Oggi L'Aquila si piange addosso,ne è esempio l'impietosa realtà di provincia che la "raccolta firme per un assessore aquilano" ci ha mostrato nella maggiore stampa regionale (meno di 2000 firme raccolte).

Oggi la polemica si sposta sulla sanità, salvaguardare l'Ospedale Regionale San Salvatore dall'espoliazione di servizi essenziali per tutto il comprensorio, diamo un consiglio ai nostri concittadini, non vi affidate a raccolte di firme improvvisate, a politici locali che non riescono a varcare le montagne con le loro parole, alle rassicurazioni delle istituzioni "aquilane" in regione, non fidatevi di nessuno, controllate di persona, telefonate alla ASL, inviate email, dovranno e devono rispondervi, noi dal canto nostro faremo buona informazione, completa e puntuale, quando le notizie ci sono e non quando fanno "notizia".

Però una cosa va chiesta agli aquilani, un impegno che tutti dobbiamo prenderci, usciamo dal guscio, finiamola di piangerci addosso, L'Aquila non finisce a Coppito, l'Abruzzo non è un insieme di realtà differenti e inconciliabili, l'Abruzzo formato dai suoi quattro capoluoghi e da tutte le altre realtà locali unite è l'unico modo che abbiamo di uscire dalla crisi, smettiamola di parlare per "localismi" iniziamo a vedere più in là del Gran Sasso, iniziamo a sentirci innanzitutto abruzzesi, solo così anche la nostra vera aquilanità potrà tornare ad essere un valore e non un rimpianto com'è divenuta oggi.

Di seguito riportiamo, per dovere di cronaca, l'iniziativa intrapresa da TVUNO (emittente locale aquilana) e la risposta del Vice-Presidente del consiglio regionale Giorgio De Matteis All'Ordine dei Medici Provinciale.

De Matteis su incontro sindacati ospedalieri

“A breve avrò un incontro con l’Assessore regionale alla Sanità, Lanfranco Venturoni”: lo ha detto il Vice Presidente vicario del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis, in relazione all’ipotesi di soppressione e trasformazione di unità operative dell’ospedale dell’Aquila, nel corso dell’incontro avuto questa mattina all’Emiciclo con i rappresentanti delle sigle sindacali degli ospedalieri (CIMO, ANPO, CISL-Medici, CISL) e dell’Ordine dei medici. “La preoccupazione che si sta determinando circa i destini del nosocomio aquilano - ha rilevato De Matteis - impone un altro livello di confronto, non più interno alla realtà ospedaliera ma istituzionale e politico”. “Gli elementi inderogabili da tenere presente, rispetto ad una pur necessaria razionalizzazione delle spese - ha precisato il Vice Presidente - sono quelli del mantenimento degli standard qualitativi e funzionali dei servizi, soprattutto attraverso la valorizzazione delle professionalità mediche e infermieristiche e la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali”. “In attesa che il confronto politico-istituzionale dia alla vicenda la sua giusta collocazione e che vengano individate le voci di bilancio su cui concentrare l’attenzione per una riduzione dei costi - ha concluso De Matteis - il direttore generale della ASL dell’Aquila deve sospendere qualsiasi inziativa non condivisa con i soggetti interessati, primi fra tutti gli operatori sanitari, l’Università e la Regione”. 

 

Tvuno in difesa dell'Ospedale e dell'aquilanità

L'emittente televisiva Tvuno scende in campo in difesa dell'Ospedale San salvaotre, che nelle intenzione del commissario Gino Redigolo dovrebe essere fortemete ridimensionato.

"Abbiamo reso noto in questi ultimi tre giorni un documento esplosivo - scrive il direttore Giosafat  Capulli - dove si pianifica la messa in liquidazione dell'Ospedale regionale di Coppito. Lo abbiamo fatto per dovere di cronaca e per dare la sveglia a tutti gli aquilani su un tema fondamentale qual e' il diritto alla salute. Il nostro ospedale, che si chiama regionale, non puo' essere ridotto a un semplice condominio di ambulatori, mentre a Chieti, Pescara e Teramo tale rischio non si corre neanche lontanamente vista la folta rappresentanza nella Giunta regionale di personaggi politici che certamente non taglierebbero mai servizi sanitari nei loro collegi elettorali. TvUno - prosegue la nota - e' la tv dell'Aquila capoluogo di regione. E' stata concepita da chi scrive e dal direttore responsabile Mario Narducci come patrimonio della citta' territorio. Quindi patrimonio di tutti gli aquilani che credono nel futuro della citta' e del suo comprensorio, che si compone di 39 Comuni. La nostra battaglia a difesa della sanita' pubblica e del San Salvatore, quindi - annuncia Capulli - continuera' fino a quando non avremo certezza che agli aquilani non verra' garantito un livello assistenziale pubblico di eccellenza. Il San Salvatore per noi e' diventato un luogo simbolo dell'essere Capoluogo di Regione e lo difenderemo fino in fondo nel nome dell'aquilanita' che ci distingue e del diritto inalienabile alla salute e ai livelli assistenziali di eccellenza. Per noi non e' questione di politica, di partiti o di manager, dunque, ma di riscatto dell'Aquila e delle sue peculiarita' di Capoluogo dell'Abruzzo. Peculiarita' che per quel che ci compete come Tv degli aquilani - conclude Giosafat Capulli - faremo valere fino in fondo".

 


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