L'Aquila: il negozio di musica "Romano" torna a rianimare il centro storico, la storia guarda avanti

29 Maggio 2013   16:23  

Camminando per il centro storico dell'Aquila si può incontrare di tutto, operai, pochi, che lavorano alla ricostruzione, puntellamenti, crepe, cattivi odori, umidità..qualche raro turista...qualche aquilano rattristato...ma ciò che proprio non ti aspetti...è sentire il suono di un pianoforte.

A meno che non ci si trovi a passare per via Sant'Amico, la viuzza stretta che collega la piazza omonina a Via Garibaldi...lì da qualche mese ha riaperto il negozio di musica "Romano". Il locale che lo ospita, di sua proprietà, è nell'unico palazzo rimasto agibile in Via Garibaldi.

Romano è un'istituzione, lo conoscono tutti in città. O per lo meno lo conoscono tutti quelli che abbiano tentanto, risucendoci o no poco importa, a suonare un strumento prima degli anni '90. Fino a quell'epoca Romano era l'unico scrigno di sparititi e chiatarre, e svariati strumenti musicali.

Ma Romano, è anche un'isituzione per chi frequenta il Boss, la cantina di Piazza Regina Margherita. Due luoghi storici Romano e ju Boss.

Romano, è un cognome, ma per tutti, Romano è il padrone del negozio, che di nome fa Umberto. Prima di lui c'era il padre, e dal 2003 le redini del negozio le ha prese il figlio Carlo.

Fino al 2009 Umberto e Carlo avevano lo storico negozietto in Via Garibaldi, piccolo, intimo, un rifugio per chi cercava la musica. Quel luogo è stato distrutto dal sisma, dopo il 6 aprile lì dentro solo macerie.

E ritrovare Umberto e Carlo in Via Sant'Amico è, questo sì, un segno di speranza.

Dopo qualche chiacchiera, qualche riminiscenza ci regalano la Cumparsita con pianoforte e fisarmonica.

Umberto, classe 1930, racconta:

"Abbiamo riaperto da un paio di mesi, dopo essere rimasti chiusi per quasi 4 anni, va abbastanza, va e non va. Ogni tanto torna qualcuno. E' un po' triste riaprire qui, quando nacque il negozio avevo 7 anni (in Via Garibaldi, ndr)".

Umberto, una memoria di ferro, ha speranza e guarda avanti:

"Però spero di rivedere qualcosa -prosegue- Palazzo Ardinghelli lo stanno rifacendo i russi, la grande Chiesa di Santa Maria Paganica, si impegnò Omaba ma poi non ha fatto nulla. Arriveranno le persone del palazzo su Via Garibaldi quello dell'avvocato Gualtieri e del notaio Fanti, ci sono anche spazi per i negozi. Tornerà agibile a novembre, e quello del Barone Cappa riaprirà il prossimo anno".

Carlo che ha in mano il negozio, suona lì dentro e spiega:

"Abbiamo 2000 libri di musica, ora va ad alti e bassi, speriamo vada meglioci -racconta il figlio Carlo- Il nostro è negozio specifico, molti vecchi clienti sono tornati, e arrivano i nuovi soprattutto i giovani, gli universitari (della Facoltà di Lettere e Filosofia, a pochi passi dal negozio)".

Carlo invita tutti a tornare in centro, loro con la musica sono pronti ad alliatare chi passa, anche chi vorrà tornare a vivere lì.

di Barbara Bologna
montaggio di Marialaura Carducci




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