L'Aquila, in migliaia in piazza contro la legge Gelmini

Il diluvio non ferma i manifestanti. A Roma 100mila

30 Ottobre 2008   14:37  

Un lungo corteo ha attraversato stamani la città, con un percorso anomalo rispetto al passato, tragitto rinnovato per toccare la sede del rettorato dell’Ateneo aquilano, dove il Senato accademico in riunione ha deciso di interrompere la seduta per unirsi alla protesta composta da studenti medi e universitari.
Tappa anche sotto la sede del Comune, dove i manifestanti sono tornati a contestare la scelta dell’amministrazione di affidare all’università privata Luiss la formazione dei propri dirigenti.
Il sindaco è sceso per unirsi al corteo, fra i fischi i cori e gli attacchi generali, con momento di attrito con qualche rappresentante degli studenti.
Né il diluvio costante né tanto meno l’approvazione del decreto Gelmini ieri da parte del Senato hanno fermato la rabbia degli studenti contro un provvedimento definito classista e distruttivo per la scuola e l’università italiane.
Il corteo si è concluso in piazza della Prefettura, dove una delegazione composta dai rappresentanti dell’Unione degli universitari e dell’Unione degli studenti è stata ricevuta dal vice prefetto, che ha assicurato di farsi garante delle istanze presentategli dagli studenti sottoforma di documento.

(MS)

Inviateci le vostre foto della protesta info@abruzzo24ore.tv

 

CINQUEMILA PER GLI ORGANIZZATORI

La nota dell'Udu e dell'Uds

"Oggi, in contemporanea al grande corteo nazionale di Roma, 5000 studenti di scuole superiori e dell’università hanno manifestato per le vie di L’Aquila sotto una pioggia battente contro gli articoli 16 e 66 della legge 133/08 e contro il decreto 137/08 approvato ieri dal Senato in materia d’istruzione: contestati gli enormi tagli alla scuola pubblica ed alla ricerca e la trasformazione in fondazioni private degli atenei statali. I ragazzi portati in piazza dall’Unione degli Studenti e dall’Unione degli Universitari hanno sfilato per tre ore dalla fontana luminosa fino in piazza della Prefettura dove una delegazione ha incontrato il rappresentante del Governo.

Inoltre il corteo è passato anche davanti alla sede del Senato Accademico. Una delegazione di studenti universitari ha incontrato il Magnifico Rettore F. di Orio chiedendogli di sciogliere la seduta e di unirsi alla protesta degli studenti. Il Senato Accademico ha accolto la richiesta e si è subito unito alla manifestazione in corso.

La mobilitazione continua, scenderemo tutti in piazza il 14 novembre a Roma in occasione dello sciopero dell’Università e l’Udu si metterà a disposizione degli studenti per l’organizzazione degli autobus".


LA SODDISFAZIONE DEGLI STUDENTI DI SINISTRA CRITICA DELL'AQUILA

La manifestazione odierna contro la Legge Gelmini ha riscosso un successo enorme.

Si è trattato della più grande manifestazione organizzata a L'Aquila negli ultimi anni e alla quale hanno partecipato non solo studenti ma anche docenti, genitori e precari.

Siamo contenti di aver contribuito alla miglior riuscita della giornata, con la piena consapevolezza che questo non è che l'inizio di un percorso che deve condurre alla completa abrogazione della Legge.

SCIOPERO, ADESIONE ALL'80%, CHIUSO IL 90% DEGLI ISTITUTI

Oggi ha scioperato l'80% dei lavoratori della scuola. Lo sostengono i sindacati del settore che contestano la cifra diffusa dal ministero della Pubblica istruzione, secondo cui ad incrociare le braccia e' stato il 57,1%, pari a 258.152 dipendenti. "Le cifre del ministero sono sempre al ribasso ma anche prendendo il dato come vero sarebbe tra i piu' alti degli ultimi 20 anni", ha affermato Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil. Secondo le organizzazioni che hanno promosso la mobilitazione contro la riforma Gelmini, il dato ministeriale non tiene conto delle scuole rimaste oggi completamente chiuse, di cui non vengono forniti i dati. Tanto Gilda quanto Cgil sostengono che il 90% degli istituti e' rimasto chiuso. "Non e' mai accaduta una cosa del genere a mia memoria - ha dichiarato Massimo Di Menna, segretario generale della Uil Scuola - Il sindacato non ha dovuto fare alcuno sforzo organizzativo, al contrario siamo stati assediati da una pressione molto forte dal basso e da persone che volevano scendere in piazza per manifestare la loro preoccupazione per i tagli". "Vi sono state manifestazioni in tutti i grandi comuni italiani ma anche nei piccoli centri - ha fatto notare Pantaleo - E' stata un'onda impetuosa molto al di la' delle nostre previsioni: da Milano a Bologna a Reggio Calabria, le piazze erano piene".

A ROMA IN CENTOMILA...

"Siamo centomila". Lo affermano gli esponenti dei collettivi degli studenti universitari in corteo verso il ministero dell'Istruzione di viale Trastevere. La testa del corteo e' giunta adesso a piazza Venezia, dopo aver attraversato tutta via Cavour. "Noi la crisi non la paghiamo", e "la gente come noi non molla mai", sono gli slogan urlati dagli studenti in corteo.

...O DUECENTOMILA?

"Sono oltre 200.000 gli studenti che stanno sfilando per le strade romane nel corteo dei sindacati, mentre ancora molti studenti devono raggiungere Piazza Esedra". Lo afferma la Rete degli studenti medi. "Gli studenti proseguono il corteo manifestando in maniera pacifica per le strade romane, prova del fatto che questo movimento e' pacifico, trasversale e rifiuta la violenza. Anche la partecipazione degli studenti nelle manifestazioni locali e' altissimo: sono centinaia di migliaia gli studenti mobilitati in questi cortei".

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