L'Aquila: le crisi di Pd e Pdl, botta e risposta Verrecchia-Fina

08 Novembre 2010   14:37  

"Il Pd, soprattutto nel territorio della Provincia dell'Aquila, non ha piu' ne 'capo' ne coda, ne e' la conferma l'assenza di un responsabile provinciale che politicamente lo rappresenti". Lo afferma il coordinatore provinciale del Pdl, Massimo Verrecchia. "La ragione a nostro avviso e' semplice - aggiunge Verrecchia - il PD rappresenta sempre di piu' in modo marcato la sinistra post-comunista dove i moderati, o parte di quello che resta di essi, vengono relegati ai margini, soprattutto se assumo iniziative volte a marcare una presenza, basta vedere le vicende del congresso provinciale del Pd nella provincia dell'Aquila, dove si e' addirittura annunciato, per incapacita' dirigenziale, un commissario provinciale del PD che, paradossalmente fanno anche fatica ad individuare. E' ormai chiaro che siamo di fronte ad un partito di derivazione comunista dove l'unico cambiamento si avverte da un gioco di consonanti che vanno dal PDS ai DS al PD. Da qui si puo' avvertire la presenza di un solo vero partito che e' quello del Popolo della Liberta' che, nonostante i vari scellerati tentativi di screditarne l'immagine, rappresenta in modo sempre piu' concreto un partito di moderati vincente e capace di amministrare", conclude Verrecchia.

Pronta la replica di Michele Fina, segretario provinciale Pd. "Gli interventi di Verrecchia sono caratteristici per tempestivita' ed intelligenza politica. Infatti, proprio il giorno dopo il de profundis del Governo Berlusconi suonato da Fini, il Pdl locale pensa bene di parlare degli altri" dice Fina. "Il Pdl - aggiunge - e' nato e subito morto e con esso un Governo che ancora qualche giorno fa vantava "la piu' larga maggioranza parlamentare della storia". Purtroppo con il Governo viene meno la speranza degli italiani di vedere affrontati i tanti problemi del Paese, il quale precipita miseramente in elezioni anticipate. In piu' Verrecchia non parla del non-Governo regionale che ha due assessori in meno e un'intera regione che chiede a Chiodi di occuparsi seriamente di qualcosa di preciso e non di fare finta di occuparsi di tutto come, in ultimo, hanno fatto anche i rappresentanti dell'industria. E non si spiega nemmeno la perdita, in pochi mesi, di due assessori della Giunta provinciale. Una coalizioni dunque che si sfalda pezzo per pezzo. Una coalizione che inoltre, nel caso abruzzese, vede insieme forze, come Pdl e Udc, che a livello nazionale sono nettamente contrapposte. A Verrecchia dunque dico che se vuole scrivere una cartolina al segretario provinciale del Pd puo' inviarla a me fino alla conclusione del congresso; lo informo anche che 'congresso' e' una parola che in italiano esiste perche' da queste parti i dirigenti si eleggono non come dalle sue parti dove si nominano dall'alto col sistema degli 'amici degli amici'. Consiglio" conclude Fina "anche di parlare con accortezza di 'moderati'. Non solo perche' e' ridicolo farlo nella provincia nella quale e' iscritto il Presidente emerito del Senato Franco Marini e molti cattolici democratici ma perche' il partito di Berlusconi ha dimostrato con l'esempio la totale estraneita' a qualunque valore di moderazione, sobrieta', etica e rispetto delle istituzioni".


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