L'Aquila, le proposte del Pd sul diritto allo studio

10 Settembre 2010   13:55  

A pochi giorni dall’ inizio del nuovo anno accademico la situazione del diritto allo studio risulta decisamente insufficiente e inadeguata. Non un commento, né una parola sono state pronunciate dall’ Assessore Regionale Gatti e dal Governatore Chiodi in merito alla situazione del DSU a L’Aquila. L' indifferenza è stata l' unica risposta riguardo le problematiche studentesche. Eppure basterebbero poche azioni concrete e, con i medesimi costi delle proposte già avanzate dal commissario ADSU Francesco D’ Ascanio, si garantirebbe un risultato più efficace, più efficiente e in grado di soddisfare un maggior numero di studenti riguardo alloggi, mense, trasporti e borse di studio.

Prima del terremoto la città dell' Aquila era riuscita a raggiungere  l' 1% come rapporto tra numero di alloggi pubblici e studenti iscritti. 260 erano i posti a disposizione diretta dell’ ADSU e le domande di alloggio 2008/09 furono quasi 600. Si stimavano, però, più di 8000 posti letto grazie al mercato degli affitti privati e alle residenze gestite da ordini religiosi. Alla data odierna l’ ADSU ha messo a bando solo 137 posti letto, situati presso la caserma Campomizzi, ma il numero potrebbe crescere facilmente effettuando determinati interventi nell’ immediato: mettere a disposizione all’ interno del bando la seconda palazzina Campomizzi, ormai praticamente svuotata dagli sfollati, in modo da aggiungere ulteriori 135 posti letto circa; riconsegnare all’ ADSU la gestione della residenza San Carlo Borromeo, costruita con fondi pubblici e data (indebitamente, violando l’ accordo di programma) in gestione alla Curia dalla Regione Abruzzo. In questo modo l’ ADSU con criteri pubblici e trasparenti aggiungerebbe al bando ulteriori 120 posti letto; ripetere l’ esperienza di quest’ anno riguardo i 220 posti letto presenti nella struttura della Reiss Romoli, almeno fino alla scadenza del contratto di fitto tra Università e società proprietaria dello stabile, considerando il fatto che quegli alloggi sono oggi in “locazione” dell’ Università su fondi specifici che lo Stato ha messo a disposizione per l’ emergenza. In pratica con queste tre azioni politico-amministrative si passerebbe dallo stato attuale di 137 posti letto pubblici a circa 600 posti letto.

Per il futuro, anche se sarebbe utile una riflessione approfondita di tutti i soggetti coinvolti, il Partito Democratico ritiene che la scelta migliore sia investire sul Campus Campomizzi che è potenzialmente in grado di arrivare a 1750 posti letto (tutte le palazzine) con gestione ottimale, poiché concentrata e fungendo da polo di riattivazione economica della città anche in considerazione della posizione. In più la mensa della caserma sarebbe la risposta sia per il Polo Didattico (sede della Facoltà di Scienze della Formazione) che per i residenti presso le palazzine Campomizzi.

Per quanto riguarda le mense la situazione è estremamente preoccupante. Sono infatti assenti strutture in grado di ospitare adeguatamente gli studenti dei quattro poli universitari. Ma anche in questo caso con determinate scelte amministrative si potrebbero quantomeno limitare i disagi. Si potrebbe, infatti, convertire per pochi mesi la palestra di basket della struttura finanziata dal Canada, in fase di ultimazione presso il polo di Coppito, in sala ristoro. E contemporaneamente spostare la struttura, annunciata dal Commissario D’Ascanio,  dalla zona Pile “ex-Optimes” (sede attuale della Facoltà di Ingegneria) al polo di Coppito in modo da divenire la sede della mensa e restituire in pochi mesi l’ ala della struttura del Canada finalizzata ad uso basket. In questo modo la struttura da realizzare alimenterà un polo che vede crescere nel tempo la presenza universitaria (vi si concentrano infatti le Facoltà di Scienze, Medicina, Biotecnologie e Psicologia) e non sarà dunque “sprecata”. Realizzarla presso Pile, infatti, farebbe sorgere numerosi dubbi sulla coerenza tra questo progetto e il già annunciato ritorno a Roio della Facoltà di Ingegneria in brevissimo tempo, per alcuni addirittura dall’ a.a. 2011/12. È dunque indispensabile evitare che un investimento di tale portata finisca per divenire inefficace, ovvero utilizzato per finalità differenti da quelle che hanno generato l’ investimento stesso. In più l’ ADSU dispone di due strutture provvisorie Algeco: una da 180mq e l’ altra da 360mq. La scelta attuale è di disporle rispettivamente nei poli di Pile e Coppito, ma queste strutture sono del tutto insufficienti a soddisfare le esigenze degli studenti tenendo conto del numero di iscritti nelle facoltà. Sarebbe più saggio quindi destinare la struttura da 360mq, ad oggi prevista per Coppito (e potenzialmente sostituibile con l’ala basket della struttura del Canada), al polo di Pile al posto di quella di 180mq ( offrendo così una risposta maggiormente funzionale alla esigenze di Ingegneria ed evitando la costruzione della struttura prevista per un uso limitato nel tempo). Grazie a questo riordino quindi la struttura Algeco da 180mq si libererebbe e potrebbe essere destinata alla Reiss Romoli o al polo di Bazzano (sede della Facoltà di Lettere) qualora i tempi della messa in funzione della mensa annunciata da D’ Ascanio siano lunghi. Sarebbe allo stesso tempo utile un quadro aggiornato della tempistica di trasferimento del polo umanistico all’ ex-San Salvatore evitando così investimenti sbagliati.

Per quanto riguarda i trasporti l’ Ateneo e la Regione dovrebbero accelerare il processo di erogazione delle tessere viaggio e rinnovare le vecchie. In più sarebbe utile l’ estensione del trasporto gratuito come per quello urbano e interurbano, anche per quello su rotaria.

È necessario che la Regione garantisca i fondi promessi in diverse occasioni per le borse di studio. Ancora non è stata garantita infatti la copertura delle borse di studio dell’ a.a. 2009/10 (attestatasi intorno al 50% degli idonei). Considerata la situazione gravissima in cui versano gli studenti è necessario riparare immediatamente, oltre che garantire i fondi per la copertura al 100% per l’ a.a. 2010/11.

Infine, in attesa che partino i lavori di ristrutturazione del blocco polifunzionale di Coppito, l’ inutilizzato Casale Marinangeli dovrebbe essere attrezzato per fornire sale studio e sale informatica, indispensabili agli studenti e, al secondo piano della struttura, vi si potrebbero trasferire gli uffici dell’ ADSU attualmente dislocati in container e lontano da ogni polo universitario.

Andrea Fidanza
responsabile Università
PD Provincia dell’ Aquila


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