L'Aquila, le proposte della Cgil per il rilancio del Sed

13 Settembre 2011   12:08  

Questa mattina la Cgil ha presentato la piattaforma per il rilancio dell'azienda Sed, indicando le fonti di risparmio per il Comune che non deve passare asolutamente per una riduzione delle retribuzioni e le tutele dei lavoratori.

Il documento, illustrato da Ferdinando Lattanzi per la FP ed Emilio Speca per la FILCAMS insieme alle rispettive RSA del SED Spa Alessandro Di Francesco e Fabrizio Amadei, sarà consegnato al sindaco, al presidente del Consiglio comunale, ai capigruppo consiliari ed alle altre organizzazioni sindacali di categoria.

IL DOCUMENTO DELLA CGIL

La Cgil alla luce dei recenti decreti legge che impongono precisi paletti finanziari alle aziende partecipate dagli enti locali ( Decreto n° 98 del 06/07/2011 convertito in legge n° 111 del 15/07/2011 - art.20 e il decreto n° 138 in corso di discussione e conversione) avanza una sua proposta per il riassetto aziendale e per la riorganizzazione del personale di SED SpA.

I punti qualificanti della nostra proposta sono essenzialmente due:

  1. Trasformazione di SED (società in house e strumentale del comune di L’Aquila) in azienda speciale con un abbattimento immediato dei costi per il comune di L’Aquila del 20% o meglio, visto che è in ipotesi l’aumento delle aliquote IVA, pari ad un minimo del 20% .

Il risparmio sarebbe, come si legge sui giornali economici, strutturale cioè non sarebbe “una tantum” valido solo per l’anno della trasformazione. In cifre tale risparmio, ripetiamo immediato e incontrovertibile, sarebbe superiore ai 300.000 euro annui.

Il sindacato ha già raccolto diversi pareri sulla fattibilità giuridica di tale trasformazione, la stessa Confservizi - CISPEL ha attestato che non esistono vincoli normativi a che una società come SED possa essere trasformata in azienda speciale.

Altro aspetto importante da osservare è che con tale trasformazione il Comune potrebbe annullare la quota di capitale minima (euro 120.000) prevista per le società per azioni.

  1. Esecuzione di una verifica, affidata ad esperti nominati dall’ente proprietario, sullo stato attuale dell’Azienda per definire un piano, condiviso con i sindacati e i lavoratori, teso alla riorganizzazione a tutti i livelli dell’assetto societario di SED.

E’ infatti urgente e indispensabile la riorganizzazione produttiva aziendale, a partire dalla definizione della pianta organica del personale con l’assegnazione di precisi mansionari . Ciò, tra l’altro, eviterebbe e risolverebbe una serie infinita di vertenze, che riguarda la quasi totalità del personale.

Nel caso emergessero, a qualsiasi livello, responsabilità su danni arrecati all’azienda nelle pregresse e attuali gestioni si ritiene opportuno che siano intraprese le azioni di rivalsa previste per legge.

Il sindacato stima, ad esempio, che una riorganizzazione concertata del personale possa produrre benefici nella produttività e nel rapporto costi/benefici aziendali portando al recupero di almeno tre unità lavorative con un risparmio di non meno del 10% sul costo attualizzato del personale. Risparmio, ancora una volta, attuabile da subito anche in relazione ai nuovi servizi che il SED, andrà a svolgere per volontà del consiglio comunale.


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