L'Aquila: mesi di minacce e molestie verso la sua ex, aquilano denunciato per stalking
E' stato denunciato dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura dell'Aquila un giovane trentasettenne, nato a L'Aquila, imprenditore, poiché responsabile di minacce e molestie reiterate nei confronti della sua ex fidanzata, una ragazza ucraina di 25enne, impiegata.
La ragazza dopo aver subito l'ennesima visita dell'ex compagno - presentatosi in tarda nottata sotto il portone della sua abitazione in attesa che la donna rientrasse dalla sua consueta uscita del sabato sera - nel respingere ancora una volta l'invito del suo ex a riconsiderare una riappacificazione, decide di presentarsi in Questura e raccontare il tutto agli investigatori della Squadra Mobile.
Nei messi immediatamente successivi all'interruzione della sua storia sentimentale - decisa in ragione di un atteggiamento particolarmente ossessivo e violento da parte del suo ex compagno- inizia il calvario della giovane donna costretta a subire decine e decine di telefonate ed sms da parte del suo ex che le arrivano a tutte le ore sia di notte che di giorno, nonché obbligata a sopportare la sua presenza al suo rientro a casa o nei luoghi abitualmente frequentati dalla donna.
Fatte tutte le opportune verifiche attraverso l'acquisizione delle necessarie informazioni utili per riscontrare quanto riferito dalla donna, gli investigatori della III Sezione della Squadra Mobile di L'Aquila hanno così avuto modo di definire con precisione il quadro probatorio delineatosi carico del giovane aquilano e risalente nel tempo.
Nei giorni scorsi, una dettagliata informativa di reato è stata trasmessa alla Procura della Repubblica di L'Aquila che adesso provvederà a valutare le accuse mosse dalla Squadra Mobile previste dal reato di 612 bis di stalking. L'invito dei poliziotti della Questura rivolto alle donne è di vincere la vergogna che spesso impedisce loro di raccontare tutto ciò che subiscono anche con riferimento ad episodi di molestie reiterate che se non adeguatamente circoscritti potrebbero aggravare la posizione di disagio della vittima.
