L'Aquila ricostruita entro il 2018? De Santis: "Una presa in giro per i cittadini"

"Non c'è un euro per dopo il 2013, sono indignato"

14 Marzo 2013   11:15  

"L'Aquila ricostruita entro il 2018? E' una presa in giro per i cittadini. Tra progettazione e realizzazione i lavori richiedono molti anni, e forse aveva ragione chi parlava di 28 anni". Così il presidente provinciale dell'ordine degli ingegneri Paolo De Santis, commenta all'indomani della presentazione del cronoprogramma della ricostruzione formalizzato dalla giunta e presentato alla stampa.

Il problema è sì legato ai tempi di progettazione, ma il vero nodo sottolinea De Santis, sono le risorse, come ha spiegato anche il sindaco Cialente.

Le risorse attuali consento di partire, ma di fatto quelle sinora assegnate, attraverso delibera Cipe, ma ancora non arrivate, non consentono di completare di compleatre neanche quanto il cronoprogramma prevede per il 2013.

Se il nuovo Governo non consentirà il rifinanziamento della Cassa Depositi e prestiti con l'erogazione certa di un miliardo l'anno, per l'Aquila non c'è speranza. Lo ha detto anche il sindaco Cialente. De Santis però sottolinea come il governo Monti si sia guardato bene dal programmare quel rifinanziamento, e che tutti i politici che arrivano a L'Aquila, non hanno idea di come si sopravviva in città.

intervista di Barbara Bologna


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