L'Aquila, scompare anche il poligono di tiro

20 Novembre 2008   12:52  

Scrivono Andrea Scordella responsabile regionale promozione sportiva UITS e Livio Aniceti presidente Tiro a segno nazionale-L'Aquila:

"L’intero TSN di L’Aquila preso ormai dallo sconforto per lo stato in cui versa da tempo il Poligono “A.Bafile” in via Sila Persichelli, 29, ha tutta la voglia immaginabile di esprimere tutto il proprio rammarico per la situazione incresciosa verificatasi in seguito alla più totale indifferenza delle amministrazioni pubbliche presenti sul territorio, le quali da anni con numerose sollecitazioni, non hanno mai avuto  la correttezza di degnarci di una risposta. Siamo arrivati all’unica conclusione, la più amara, e cioè che la Città di L’Aquila è ormai orfana di un vero poligono che invece solo fino al 2003 ha rappresentato con i suoi stands  il fiore all’occhiello dei principali gruppi sportivi nazionali e soprattutto militari; ricordando a tal proposito  il Trofeo “Città di L’Aquila”  manifestazione a carattere nazionale da anni appuntamento prestigioso dei migliori atleti italiani.  Si ricorda in merito che la Sezione Tiro a Segno Nazionale di L’Aquila, istituita e ratificata il 13 luglio 1884, (Ente pubblico sotto l’U.I.T.S. posto sotto la vigilanza del Ministero della Difesa e dell’Interno, nonchè Ente di diritto privato in quanto affiliata al Coni quale federazione sportiva), non persegue fine di lucro, ha durata illimitata ed è dotata di autonomia amministrativa, e pertanto svolge istituzionalmente:

-Sotto il controllo degli organi del Ministero dell’Interno, l’attività di addestramento prevista dalle vigenti normative che si concretizza anche nello svolgimento dei corsi per coloro che prestano servizio armato pressi Enti pubblici o privati o che sono obbligati ad iscriversi e frequentare una Sezione TSN ai fini della richiesta di una licenza di porto d’armi, nonché per tutti coloro che vi sono obbligati per legge per determinati motivi.

-In conformità allo statuto ed ai regolamenti della Federazione sportiva per l’attività e la diffusione dello sport del Tiro a Segno, organizzando manifestazioni sportive e curando la preparazione tecnica dei suoi iscritti.

-L’attività promozionale, propaganda dello sport del Tiro anche con lo svolgimento per i ragazzi  di attività ludico propedeutiche all’uso dell’attrezzo sportivo.

E’ importante sottolineare come, l’Istituzione del Tiro a Segno Nazionale è unica nello Stato, predisposta per legge al rilascio dei certificati e attestati di idoneità al maneggio delle armi, necessari alla Questura o alla Prefettura al fine del rilascio del titolo di porto/trasporto  di armi. Ormai tutti coloro che ruotano intorno a questa istituzione, o in modo volontario (circa 50 soci) o in modo obbligato (circa 400 iscritti), si sentono sacrificati da tutte le istituzioni regionali, per l’inefficienza dell’apparato burocratico nel risolvere la dolosa questione, nondimeno nel dover accollarsi esborsi onerosi per adempiere alle certificazioni di rito in altri TSN fuori dal comprensorio Aquilano. Per non parlare dei numerosi appassionati che hanno dovuto rinunciare - loro malgrado - alla pratica di questo Sport e disciplina Olimpica. Mentre gli altri ( Chieti, Pescara, Teramo..) si rifanno il look con  i Giochi del Mediterraneo 2009, noi abbiamo smantellato e continuiamo a smantellare tutto ciò che ci serve per fare sport ed attività Istituzionale.Tutto ciò perché dal settembre 2003 vi fu il frettoloso smantellamento del vecchio poligono in via della Croce Rossa, così frettoloso che le ruspe che demolirono il vecchio poligono distrussero o danneggiarono molto materiale  e strumenti della Sezione, per un valore di circa 25-30 mila euro, mai rimborsati!!! Di conseguenza diciamo, che l’aver salvato parzialmente l’attività istituzionale nell’ambito della legge 286/81, grazie soprattutto a tutti coloro che si sono prodigati volontariamente per far sopravvivere un istituzione storica come il TSN a L’Aquila, ha comportato tuttavia l’azzeramento delle poche risorse economiche disponibili, con notevole rischio per il futuro, considerato il calo di affluenza dei soci. E pensare che si avrebbe la possibilità di costruire un poligono con linee di tiro a trecento metri oggi presenti in solo due sedi in Italia!Pertanto, la critica più aspra la si rivolge a chi nel tempo ha solo promesso, in primis  le istituzioni locali e regionali dimostratesi veri organi insolventi, in quanto di concreto hanno solo promesso futuri contributi, ma mai erogati.

Per esempio:

-Regione Abruzzo: stanziamento previsto Euro 50 mila (annunciato e documentato dal Presidente Regionale e dal Sindaco del Comune di L’Aquila) da Lottomatica in seguito al  concorso “il gioco del lotto per l’arte e per lo sport”, mai giunti a destinazione.

-Provincia di L’Aquila: dopo vari tentativi di richieste di aiuto negli ultimi 15 anni, un contributo ridicolo di Euro 1.000,00 (mille!!),  per l’esigenza dai noi esposta.

-Comune di L’Aquila: un contributo di Euro 100 mila, solo per la parziale ristrutturazione dell’edificio sociale pertinente al TSN di L’Aquila e alla sola costruzione dello scheletro in cemento armato dell’edificio per il tiro istituzionale. Ad oggi, non è dato saper quando e se sarà ultimato (dopo oltre 5 anni !). 

-E quando si potrà parlare di uno stand sportivo per i nostri ragazzi, che sostituisca -almeno in parte- quelli  distrutti nel lontano 2003 in Via della Croce Rossa?

-Quando la Sezione TSN di L’Aquila potrà interpretare nuovamente lo sport del Tiro a Segno?

Per non parlare della legge Omnibus: dove sono stati elargiti finanziamenti e contributi per tutti (senza una logica e priorità), al TSN Sezione di L’Aquila nulla, come se non esistesse.(Grazie alla Regione uscente!!!) Concludiamo, infine, affermando che una istituzione così storica come il TSN di L’Aquila non merita una fine così ingloriosa, da sempre promotore di sport ed al servizio delle istituzioni pubbliche e private, da anni fulcro dell’U.I.T.S. per la nostra regione. Ma se questo è ciò che vuole per la Città di L’Aquila, già da tempo martoriata ed umiliata, sia se si parli di infrastrutture sportive o che si parli di altro, non possiamo che ammainare bandiera bianca, ed affermare che il nostro sport a L’Aquila è morto! Perché lo sport è sport, sia che lo si veda in un ottica politica di destra, sia che lo si veda in un ottica politica di sinistra, perciò non accettiamo questa totale indifferenza e allora…… che tutti sappiano la verità!!!"

 


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