L’Aquila avvia ufficialmente l’organizzazione dell’evento d’apertura per Capitale Italiana della Cultura 2026 con fondi Restart, contributi ministeriali e rete interistituzionale.
È stata ufficializzata all’Aquila l’attivazione della macchina organizzativa per la cerimonia d’apertura di L’Aquila Capitale italiana della Cultura 2026, che coinvolge da oggi ogni settore del Comune attraverso un atto di indirizzo: ciascuno è chiamato a definire il proprio ruolo operativo, in attesa di data e modalità che saranno comunicate nelle prossime settimane.
Secondo una nota ufficiale, l’intento è realizzare una giornata simbolica e partecipata, capace di segnare l’inizio di un anno all’insegna della cultura, dell’identità e della visione condivisa. L’iniziativa sarà aperta a istituzioni, artisti, cittadini e visitatori, riflettendo il valore collettivo dell’intero percorso culturale.
La giunta comunale ha validato lo schema di disciplinare trasmesso dal Ministero della Cultura, che stabilisce i requisiti per accedere al contributo statale di 1 milione di euro, riservato al programma ufficiale dell’evento. Inoltre, grazie al Programma Restart 2, al Comune sono stati assegnati oltre 17 milioni di euro destinati a progetti culturali nell’area del cratere sismico, di cui 4 milioni specificamente dedicati all’iniziativa Capitale della Cultura 2026.
L’Amministrazione ha già avviato contatti istituzionali a livello statale per definire la data dell’evento inaugurale e ha costituito un gruppo di lavoro intersettoriale. Tale team è incaricato della pianificazione completa: definizione degli spazi, comunicazione, sicurezza, promozione e gestione operativa.
Accolta con soddisfazione anche la determinazione del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (CIPESS), che il 25 febbraio 2025 ha approvato la seconda fase del piano Restart 2, con uno stanziamento complessivo di circa 110 milioni di euro per la valorizzazione culturale, turistica ed economica dell’area cratere. Tra gli interventi prioritari figurano “eventi museali” con MuNDA e MAXXI, l’“Hub scuola‑lavoro” e l’“Ecosistema culturale e creativo” tra le misure finanziate per L’Aquila 2026.
Inoltre, è già operativa la costituzione di un Comitato di sostegno, che include enti pubblici e privati, associazioni e fondazioni, con lo scopo di garantire risorse e supporto operativo all’evento nel prossimo anno. È stato anche realizzato un press tour promosso dal Comune, partito il 14 luglio, per valorizzare il territorio e attrarre interesse nazionale e internazionale in vista del 2026.
Come ha affermato il sindaco Pierluigi Biondi, il 2026 dovrà rappresentare non solo un anno di cultura, ma anche la riaffermazione del ruolo dell’Aquila come centro propulsivo per l’Appennino e le aree interne del Centro Italia, capace di attrarre talenti, investimenti e promuovere narrazioni positive sul territorio nazionale.