L'Aquila, un passo falso che deve servire da bagno di umiltà

14 Dicembre 2014   09:30  

Alzi la mano chi, simpatizzante o meno per i colori rossoblù, si sarebbe aspettato la sconfitta a domicilio dell'Aquila contro la Pro Piacenza fanalino di coda del girone, sia pure per effetto di una penalizzazione di 8 punti.

Nessuno, infatti, si sarebbe atteso che il primo ko dopo sei risultati utili di seguito (il terzo del campionato) sarebbe arrivato contro l'ultima in graduatoria, per quanto ai punti esso sia giunto in maniera assolutamente incontestabile, figlio di una prova ordinata da parte della compagine emiliana che, evidentemente conscia della maggiore caratura tecnica dei rossoblù, si è da subito impostata con grande ordine sulla difensiva, senza disdegnare di agire di rimessa.

L'Aquila, dal canto proprio, ha invece pagato una prestazione pressoché senza mordente, e probabilmente l'aver preso sottogamba l'avversario e di conseguenza l'impegno, forse proprio in virtù delle cinque vittorie di fila e del pari nelle ultime sei gare e del secondo posto in graduatoria, che potrebbero aver indotto gli uomini di Nunzio Zavettieri a cullarsi troppo sugli allori ed a sbagliare palesemente l'approccio alla contesa.

Nel corso della prima frazione di fatto i rossoblù si sono limitati a giochicchiare, nella ripresa hanno aumentato leggermente la pressione ma non hanno mai dato impressione di eccessiva pericolosità, favorendo in tal modo l'arcigna difesa della retroguardia piacentina e la rete di Matteassi in classica azione di ripartenza, con capitan Pomante e compagni apparsi tutt'altro che attenti nell'occasione.

Sullo scarso peso offensivo dei rossoblù, va sottolineato, hanno evidentemente influito l'assenza per infortunio di Ceccarelli, che ha privato Zavettieri di un'alternativa e le non perfette codizioni di Perna, che hanno costretto il tecnico a schierare come "falso nueve" un Manuel Mancini rivelatosi palesemente inadatto al ruolo, e che non a caso tendeva sempre ad arretrare sulla trequarti a lui più familiare.

Eventuali problematiche di natura tecnica potranno essere colmate nel prossimo mercato invernale, dove invece non si potranno attingere risorse di natura più prettamente motivazionale per ripartire da subito: in altre parole, Zavettieri in primis avrà il compito di motivare i suoi affinché trasformino la delusione per questo passo falso in un bagno di umiltà, che ricordi alla squadra che nel calcio nulla è scontato e la concentrazione non deve mai venire meno, pena la perdita di punti preziosi.

Una lezione i cui effetti dovranno cominciare giocoforza a vedersi già in occasione dell'insidiosa trasferta di domenica prossima a Grosseto, in modo tale da confinare lo stop contro la Pro Piacenza come un mero incidente di percorso e non come qualcosa di più preoccupante.

Lorenzo Ciccarelli


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