L'Aquila: viaggio all'interno della Cattedrale di S. Massimo

Immagini straordinarie di macerie di tesori

02 Dicembre 2010   08:00  

Immagini esclusive (anche in HD) per le macerie di un tesoro, quello aquilano della Chiesa del Duomo. In questo speciale girato da Diego Lepiscopo, e curato da Barbara Bologna, lo stato in cui versa, a 19 mesi dal sisma, la cattedrale di San Massimo.

Al momento è in corso la rimozione delle macerie, la selezione del materiale e catalogazione del materiale lapideo. Il cantiere è guidato dall'archeologo del MIBAC Vincenzo Torrieri che ci ha accompagnati in questo viaggio all'interno della distruzione.

San Massimo L'Aquila messa in sicurezza from abruzzo24ore on Vimeo.

Le immagini esclusive della messa in sicurezza della Cattedrale di San Massimo in L'Aquila.
Lo speciale di abruzzo24ore.tv anche in HD.

C'è speranza però, anche negli occhi di chi lavora nella fabbrica del Duomo, speranza che dalle rovine si possa rinascere. Dalle macerie emergono segni di un passato artistico di grandissimo spessore, materiali che erano stati inglobati all'interno delle mura. Tra i tesori che emergono, però, ci sono gioielli che ci hanno abbandonato per sempre, come la tela di Teofilo Patini San Carlo Borromeo fra gli appestati realizzata dal pittore nel 1888 e che ormai rimane in frammenti che potremo vedere un giorno in un museo.

La selezione del materiale derivato dei crolli è lunga e laboriosa e non terminerà prima di due mesi, ma l'archeologo Torrieri stima che entro febbraio la chiesa potrà tornare agli aquilani. Ed è proprio l'archeologo, teramano di origine, ma profondamente legato a L'Aquila, a spiegare il valore e il senso di un lavoro così certosino nella rimozione delle macerie.

"Nessuna città nasce dal nulla, riscoprire la nostra storia, tra le macerie, è creare le basi per il nostro futuro. Quello che c'è stato prima di noi è anche frutto di sangue e sacrificio, e il rispetto del passato è un segno di civiltà".

Entrare nel Duomo è come recarsi in un girone dell'Inferno dantesco. E' un'esperienza che non può lasciare indifferenti.  Noi siamo entrati in un giorno freddissimo, con la neve, ed è stata un'emozione profonda, un'immersione nella distruzione e un tuffo nella storia.

Muoversi all'interno della cattedrale di San Massimo è un pellegrinaggio tra i ricordi, un colpo al cuore, un dolore che si rinnova, ma la passione di chi vi opera all'interno, come le giovani archeologhe che avevano iniziato a lavorare sul sito come volontarie, è un segno che dalla distruzione, dalla fatica, si può e si deve rinascere.

a cura di Barbara Bologna
Immagini Diego Lepiscopo
Montaggio Maria Laura Carducci


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