L'esercito italiano spegne la 147a candelina

Cerimonia a L'Aquila

06 Maggio 2008   12:44  

L'Esercito italiano ha festeggiato a L'Aquila i suoi 147 anni con una solenne manifestazione davanti il monumento dei caduti della Villa Comunale. A sfilare davanti al comando regionale il 123 reggimento fanteria di Chieti, il 33 reggimento artiglieria dell'Aquila, il 57simo battaglione fanteria di Sulmona. A seguire rappresentanza delle forze dell'ordine, autorità locali, e i labari traboccanti di medaglie delle associazioni di ex combattenti. Momento particolarmente significativo è stato l'onore reso i gonfaloni di Roccaraso e Lanciano decorati dalla medaglia d'oro al valore militare per l'eroico contributo dato nel 1943 alla guerra di liberazione.

La storia dell'esercito, ha sottolineato nel suo messaggio il capo di stato maggiore generale Fabrizio Castagnetti, è quella dell'Italia unita e democratica. Atto di nascita infatti, il decreto firmato dal Ministro Fanti il 4 maggio 1861, con cui le forze sabaude abbandonarono il nome di Armata Sarda per assumere quello di Esercito Italiano, che integrò nei vecchi ranghi piemontesi elementi provenienti dalle formazioni volontarie garibaldine e dagli eserciti degli Stati preunitari. Baluardo della democrazia nella guerra di liberazione e contro la minaccia del totalitarismi, oggi l'esercito è impegnato in decine di missioni di pace sotto l'egida dell'Onu e di alti organismi internazionali, ed è sempre in prima linea nelle emergenze che colpiscono il nostro paese, ultima quella dei rifiuti in Campania. Nel servizio intervista al comandante regionale generale Leonardo Prizzi

FT


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