L'imprenditore Tomeo asserragliato nell'ufficio di Del Corvo desiste e si fa convincere dal Questore

26 Novembre 2013   17:02  

Da stamane si era barricato nell'ufficio del presidente della Provincia dell'Aquila, Antonio Del Corvo, e aveva minacciato chiunque di non entrare perche' e' pronto a tagliarsi la gola o a compiere altri gesti inconsulti.

Si tratta di Massimo Tomeo, imprenditore vastese che gia' nei mesi scorsi, sempre presso la sede della presidenza della Provincia dell'Aquila, in via Monte Cagno, aveva inscenato delle proteste, tra cui lo sciopero della fame e della sete per alcuni mancati pagamenti, a suo dire svolti in subappalto all'istituto geometri 'Morandi' di Sulmona (L'Aquila) per conto di un'Ati.

Alla fine si è fatto convincere dal questore, ha consegnato il temperino e ha avuto rassicurazioni che sarà pagato a gennaio.

Opere finite in una grossa inchiesta della Procura della Repubblica dell'Aquila sulla messa in sicurezza degli edifici scolastici anche di Avezzano.

L'imprenditore, vastese che non ha nulla a che vedere con l'inchiesta penale, lamenta il mancato pagamento da parte della ditta appaltatrice della somma di 120 mila euro circa, ed addebita parte della responsabilita' del presunto sfacelo della propria ditta edile alla Provincia dell'Aquila che a suo parere non avrebbe dovuto pagare la committente.

"Si e' barricato dentro l'ufficio del presidente della provincia Antonio Del Corvo e minaccia di uccidersi, buttandosi di sotto o con un coltello - aveva dichiarato l'assessore alla Ricostruzione Guido Liris - per questo abbiamo avvertito i vigili del fuoco che hanno subito gonfiato un grosso materasso. La ditta appaltatrice - ha detto sempre Liris - in parte deve ancora essere liquidata per lavori svolti, prenderemo questi soldi.

Ma la Provincia non ha responsabilita' dirette nei suoi guai perche' lui ha preso dei lavori in subappalto e la ditta capofila e' sparita, forse fallita, non so".


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