La Nuova Pescara, Mercante a D’Alfonso: “Rispettiamo la volontà popolare”.

10 Novembre 2014   13:44  

Nessuna novità da parte del Presidente della Regione, Luciano D’Alfonso e della sua maggioranza, sulla Nuova Pescara nonostante sia trascorso oltre un mese dalla presentazione del progetto di legge diretto alla istituzione del nuovo comune”. Queste le parole del Consigliere regionale del M5S, Riccardo Mercante, rammaricato dal prolungato silenzio della Regione su un provvedimento normativo nato quale espressione della volontà popolare e destinato a risolvere le diverse criticità del territorio.

Il 25 maggio scorso – ha commentato Mercante – si è svolta la consultazione referendaria prevista dalla legge quale atto prodromico al processo di fusione nella quale è emersa, in maniera inequivocabile, la volontà dei cittadini di Pescara, Montesilvano e Spoltore che si sono espressi, a larghissima maggioranza, a favore del nuovo comune. A dispetto dell’eclatante risultato del referendum il Presidente della Regione ha lasciato trascorrere, senza intervenire, i novanta giorni previsti dalla Legge regionale 44/2007 per la presentazione del disegno di legge diretto a regolamentare il processo di fusione. Ma ancora più preoccupante è la perdurante immobilità di D’Alfonso e della maggioranza che, nonostante siano rimasti inerti dimostrando una assoluta mancanza di rispetto sia nei confronti delle norme che delle decisioni dei cittadini, continuano ad ignorare la proposta di legge depositata da più di un mese dal M5S che si è fatto, al contrario, portavoce della volontà popolare.Boicottare l’esito del referendum sulla Nuova Pescara sarebbe uno schiaffo in faccia ai cittadini e costituirebbe un precedente pericolosissimo ed una ferita insanabile per la democrazia.

Se da un lato D’Alfonso, in questi giorni, si è detto, ripetutamente, a favore della fusione di altri tre comuni del pescarese e della fusione di comuni  in generale, evidenziando di essere perfettamente a conoscenza dei vantaggi e benefici che derivano da tale processo, dall’altro lato ha manifestato i propri dubbi nei confronti della fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore, dimenticando, in questo caso, quegli stessi vantaggi e benefici da lui così tanto entusiasticamente illustrati.   

La fusione dei comuni  - ha ricordato il Consigliere – potrebbe garantire enormi risparmi di spesa derivanti dalla riduzione degli organi politici, dalla razionalizzazione delle strutture burocratiche, dalla gestione unitaria dei servizi oltre ad un cospicuo incremento  dei contributi statali che potrebbe consentire tra l’altro, una migliore qualità dei servizi e la possibilità di ridurre le tasse  a carico dei cittadini. È innegabile che il processo di fusione rappresenti, oggi, in tempi di spending review, un percorso necessario, soprattutto ove si considerino le condizioni economiche, di certo non rosee, dei comuni interessati, costantemente a rischio default, e non dimenticando, inoltre, che la nascita di un polo metropolitano potrebbe garantire all’Abruzzo la possibilità di competere con le altre grandi città della dorsale adriatica con innegabili vantaggi per tutta la Regione.

Proprio per questo – ha concluso Mercante – confido in un ripensamento da parte di D’Alfonso e della sua maggioranza e sollecito il Presidente del Consiglio, Di Pangrazio, affinché provveda, il più celermente possibile, all’iscrizione del progetto di legge all’o.d.g. della competente commissione consiliare.

I cittadini di Pescara, Montesilvano e Spoltore hanno espresso, in maniera incontrovertibile, la loro volontà e la volontà popolare va rispettata”.

 


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