La celebrazione del 25 aprile a Pescara

25 Aprile 2012   17:59  

“L’applauso delle decine di cittadini presenti stamane in piazza Garibaldi dinanzi all’Alzabandiera e alle note del Silenzio, hanno incarnato quest’oggi lo spirito più autentico della celebrazione del 25 aprile, ossia una festa di un popolo unito, superando le barricate ideologiche e politiche per affrontare insieme le emergenze economiche e sociali che ci troviamo dinanzi, per superare insieme le prossime sfide che ci attendono dietro l’angolo, emarginando chi tenta di dividere in nome di una visione ristretta del passato. I pescaresi, stamane, hanno interpretato il senso e il significato più concreto del monito giunto direttamente dal Presidente Napolitano”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia al termine della cerimonia odierna del 25 aprile svoltasi come da tradizione in piazza Garibaldi dinanzi al monumento ai Caduti. Presenti tantissime Autorità, tra cui il Presidente della Provincia Guerino Testa, il viceprefetto Vincenzo De Vivo, l’onorevole Vittoria D’Incecco, gli assessori comunali Giovanna Porcaro, Vincenzo Serraiocco e Massimo Filippello, il consigliere provinciale Gianni Teodoro, i consiglieri comunali Vincenzo Dogali, Massimo Pastore, Vincenzo Di Noi e Alfredo Cremonese, il Presidente della Circoscrizione Porta Nuova Piernicola Teodoro, l’arcivescovo di Pescara Monsignor Tommaso Valentinetti, l’abate generale Don Giuseppe Natoli e il Presidente della Camera di Commercio Daniele Becci, oltre a tutte le Autorità Militari e ai rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Armi, tra cui anche i reduci dei campi di concentramento. Ma soprattutto c’erano tantissimi cittadini, bambini con i cappelli degli Alpini, che hanno assistito alla celebrazione. La cerimonia si è aperta alle 10 in punto con lo schieramento dei Reparti d’Onore e l’ingresso in piazza Garibaldi dei Labari e dei Gonfaloni raccolti ai lati del monumento ai Caduti. Quindi il picchetto d’onore con il passaggio del viceprefetto De Vivo in rassegna dei corpi militari, seguito dall’Alzabandiera, sulle note de Il Silenzio, rotto solo dall’applauso dei presenti, ad accompagnare l’Inno Nazionale cantato da tutta la piazza. Subito dopo il sindaco Albore Mascia, il Presidente Testa e il viceprefetto De Vivo hanno accompagnato le tre Corone ai piedi del monumento ai Caduti per un minuto di raccoglimento e silenzio, con la Santa Benedizione impartita quest’anno direttamente dall’arcivescovo Valentinetti pensando ‘a quanti sono caduti per l’Italia unita, ai giovani militari, ma anche alle vittime civili’. La cerimonia si è conclusa, come da tradizione, con l’uscita dei Labari e Gonfaloni. “Una cerimonia sobria – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia – alla quale, mai come quest’anno, ha partecipato una comunità raccolta ed emotivamente coinvolta, a conferma del monito giunto proprio stamane dal Presidente Napolitano che, ancora una volta, ha invitato tutti a superare quelle barriere ideologiche ormai sorpassate dal tempo, conservando la memoria, ma ritrovando quell’unità che 67 anni fa consentì ai nostri nonni, ai nostri padri, di costruire l’Italia odierna, un paese che dovrà affrontare ancora momenti duri, per una crisi che non appartiene solo a Pescara, o all’Abruzzo o al nostro paese, ma all’Europa intera. All’orizzonte si intravedono emergenze che solo una nazione unita, forte, matura, responsabile e solidale potrà superare. Il 25 aprile non è sicuramente la festa di una sola ‘parte’ dell’Italia, ma è la festa del paese unito che difende valori a 360 gradi, che appartengono ai cattolici, ai laici, ai Repubblicani, da cui provengo. Come ha sottolineato il Presidente Napolitano oggi ‘non è ammissibile nessuna ricaduta in visioni ristrette e divisive del passato’; le esigenze odierne impongono agli amministratori e ai rappresentanti delle pubbliche Istituzioni di lavorare tra i ragazzi per divulgare i valori della pacificazione”.

 


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