La crisi della Valle Peligna in consiglio regionale

21 Luglio 2009   19:18  

E stata la Valle Peligna, territorio a margine del cratere, in crisi economica ed occupazionale già prima del del sei aprile, la protagonista del consiglio regionale straordinario di oggi pomeriggio. Con primo firmatario il consigliere Pd Giovanni D'Amico  è stata presentata una risoluzione con cui la Regione si impegna a chiedere al Governo il finanziamento dell' accordo di programma quadro a favore delle attività produttive, il riconoscimento ai Comuni della valle Peligna, esclusi dal cratere di benefici e aiuti. L'assessore Castiglione risponde con molti numeri: per la valle Peligna saranno presto stanziati 35 milioni dei fondi del terremoto, e poi d11 ml di fondi Pit, 16 milioni per opere infrastrutturali, concentrate nella Val di sangro, e infine  una fetta del fondo solidarietà di 230 milioni di euro.  D'amico prende atto dell'impegno e degli interessanti numeri, ma invita a fare presto, perché appunto il malato è grave
Alla crisi della valle Peligna - afferma poi il presidente Gianni Chiodi vogliamo rispondere con fatti concreti e non con protocolli d'intesa che sono aria fritta.
E un un fatto concreto è ad esempio il  master plan a cui la Regione lavora da gennaio, e che sarà finaziato assicura chiodi con un miliardo di euro che servirà a rilanciare e innovare la vocazione economica dell'intero Abruzzo, e quella della valle Peligna, che sottolinea Chiodi è una priorità, essendo il territorio con il PIL e il reddito medio più basso della regione.
Altri passaggi importanti dell'intesa giornata all'emiciclo è stata l'approvazione di un disegno di legge che stabilisce norme e impegna risorse per   lo smaltimento dell'amianto e la bonifica dei siti contaminati, e inoltre un'importante misura che snellisce le procedure burocratiche per il commercio ambulante sul suolo demaniale marittimo e per il relativo rilascio di autorizzazioni ai piccoli imprenditori da parte dei Comuni. Approvata infine una risoluzione a firma de i consiglieri Del Corvo, Pdl e Di Pagrazio Pd, che impegna la Regione di attivarsi presso il ministero dell'istruzione al fine ottenere quanto segue:  il blocco dell'accorpamento delle direzioni scolastiche,  priorità alla provincia dell'Aquila nel piano generale di messa in sicurezza degli edifici scolastici, lo stanziamento di 16 m milioni di euro per il personale scolastico,. Misure che vanno in una direzione  diversa  rispetto alla  riforma Gelmini che invece in Provincia dell'Aquila intende tagliare gli organici di 1500 unità.


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