La difesa della Stati: Non ho favorito nessuno. Subito la verità

"E' riprova dell'uso distorto delle intercettazioni"

06 Agosto 2010   18:30  

Accolta da decine di sostenitori, arriva nel suo ufficio privato di piazza Torlonia ad Avezzano accompagnata dai suoi avvocati, Antonio Milo e Alfredo Iacone. In sala alcuni sindaci della Marsica, il consigliere regionale Iampieri e due assessori provinciali, Marianna Scoccia e Vincenzo Patrizi.
Daniela Stati, dimessasi da assessore regionale lunedì scorso dopo essere stata raggiunta da un provvedimento di interdizione dai pubblici uffici, coinvolta nell'inchiesta sui presunti atti di corruzione nell'ambito della ricostruzione post-terremoto, torna a proclamarsi innocente e estranea ai fatti che le vengono contestati, proprio nel giorno in cui il Gip dell'Aquila Marco Billi ha confermato le misure cautelari a carico del padre Ezio, del convivente Marco Buzzelli e degli imprenditori Vincenzo Angeloni e Sabatino Stornelli.
La Stati chiede alla magistratura di fare presto chiarezza. Le fanno eco i suoi legali: “il procuratore Rossini faccia in modo che il processo si svolga il prima possibile, in quella sede dimostreremo l'infondatezza delle accuse”.
“Sono ottimista per la serenità di non aver fatto nulla” dice l'ormai ex assessore ai giornalisti e ai tanti accorsi per dimostrare vicinanza e affetto alla famiglia Stati, soprattutto a padre Ezio, al quale sono rivolte le scritte apparse fuori al portone dell'ufficio. Lui, politico di lungo corso nella Dc, passando per Forza Italia fino al Pdl, da lunedì in carcere è da ieri in sciopero della fame: “una battaglia per la legalità” la definisce la figlia, avviata con successo alla politica nell'ultimo decennio.

Secondo gli avvocati della famiglia Stati “questa vicenda è la riprova dell'uso distorto delle intercettazioni che qui sono l'unico elemento nelle mani degli inquirenti e che non possono essere considerate prove”.

Il cosiddetto “sistema Stati”? Nessun centro di potere solo un gruppo che lavorando sul territorio riesce a prendere novemila voti e quindi ad essere quasi un partito nel partito.
,“Dal partito ho ricevuto attestati di solidarietà e fiducia – ha aggiunto – mi hanno telefonato in tanti, a partire dal coordinatore nazionale Verdini”.

I legali intanto hanno confermato di aver presentato ricorso al tribunale del Riesame contro la decisione del Gip che stamattina ha respinto le istanze di revoca delle misure cautelari.

(MS)


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore