La parola ai consiglieri, parte seconda - Alcuni interventi nella di

24 Ottobre 2007   13:43  
Liberato Aceto, Udeur: "D´ora in poi oculatezza" La drammatica situazione dei conti della Sanità che ormai si protrae da diverse legislature ha imposto l’approvazione di un doloroso taglio agli impegni di spesa destinati a settori vitali dell’economia e del comparto sociale abruzzese. Purtroppo ad oggi non si poteva fare diversamente. L’alternativa del Commissario si configurava come una ipotesi non praticabile e semplicemente deleteria per lo sviluppo della Regione. Qualsiasi politica di rilancio dell’economia abruzzese non poteva quindi prescindere dall’odierna decisione del Consiglio Regionale. I sacrifici di oggi se accompagnati, come mi auguro, da una gestione sempre più oculata della sanità possono determinare una inversione di rotta rispetto alle politiche del passato che hanno determinato accumuli di debiti. Diciamo la verità, le varie maggioranze di governo regionale che nel corso degli anni si sono alternate, ad inizio legislatura hanno sempre dovuto far fronte a situazione debitorie ereditate dal passato accompagnate da politiche prive di programmazione (nella passata legislatura addirittura si sono alternati cinque assessori alla sanità); questo ostacolo ha poi condizionato le politiche regionali sviluppatesi nel corso dei vari mandati. Pertanto il nostro vero obiettivo è quello di consegnare al governo regionale che si insedierà nella prossima legislatura (a prescindere dal suo colore politico) un sistema sanitario depurato dai debiti e da politiche lassiste. Allora sì che avremmo adempiuto in pieno al mandato ricevuto dai nostri elettori.” Fabrizio Di Stefano, An: "Un coupe de theatre che è una porcheria..." "Sosteneva Lord Chesterfield che “lo stile è l’abito dei pensieri”: nel caso del Consiglio regionale odierno, evidentemente, abbiamo a che fare con degli straccioni dell’intelletto. Utilizzare strumentalmente la proposta di legge sulla cura delle apnee notturne per infilarvi dentro il “cavallo di Troia” del maxi-emendamento sulla sanità è una porcheria di forma e di sostanza indegna di un’assise pubblica importante come la nostra. «Ci si dice che non c’è tempo per consentire al provvedimento un normale iter amministrativo, circostanza per la quale il coupe de theatre che il centro-sinistra sta, come al solito, predisponendo viene spacciato per una necessità, in realtà omettono di dire che abbiamo perso invano mesi: prima per le vacanze dorate del governatore Del Turco sulle spiagge sarde, poi per le liti furibonde per la leadership del Pd. Se questo è il buongiorno della nuova formazione politica il mattino si annuncia grigio e deprimente" Alfonso Mascitelli, Italia dei valori: "Pirandello docet" "La situazione che stiamo vivendo in quest´aula ricorda Pirandello: 40 consiglieri in cerca del maxi-emendamento. Stiamo discutendo infatti da un ora su una leggina, senza avere il testo del vero oggetto di discussione in mano, il maxi-emendamento tergiversando in attesa che ciò avvenga. Ci chiedete di discutere in 5 minuti, queste prevede infatti il regolamento, un emendamento che in realtà è una manovra finanziaria che incide profondamente su tutti i settori. Il punto vero è che il Piano di rientro non ha funzionato, la spesa sanitaria è aumentata invece di diminuire, la riduzione delle ospedalizzazioni ad esempio non ci sono state. Ora in extremis ci volete mettere una pezza."

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