La rabbia di Bertolaso: vogliono distruggere la Protezione civile

Inchiesta commissione grandi rischi

04 Giugno 2010   09:38  

"Siamo sbigottiti e allarmati. Chi si assume delle responsabilità, chi mette la faccia dentro i problemi di questo paese viene immediatamente penalizzato. Vogliono destabilizzare e distruggere la Protezione Civile." Sono queste le parole a caldo di Guido Bertolaso, capo della Protezione Civile, poche ore dopo  l'invio di avvisi di garanzia all'indirizzo di 7 delle persone della Commissione Grandi Rischi riunita a L'Aquila 31 marzo 2009.

"Abbiamo risolto il problema dei rifiuti in Campania e ci hanno inviato un avviso di garanzia, abbiamo trasformato una discarica e uno sfasciacarrozze alla Maddalena e ci hanno mandato un avviso di garanzia. Abbiamo gestito il terremoto in Abruzzo, come mai era stato fatto in Italia e all'estero". Volevano che evacuassimo la città? Allora evacuiamo anche Bologna.

"Si vuole distruggere la Protezione civile?", dice Bertolaso, "ma attenzione, il rischio è altissimo".

Dalla Protezione civile un fronte compatto: "Non si comprende quale sia l’obiettivo della magistratura aquilana; non si può che auspicare  che l’operato della magistratura inquirente non sia diretto, come invece afferma il procuratore capo, ’ad un risultato conforme a ciò che la gente si aspetta', perché così facendo si arriverebbe all’assurdo che la giustizia non persegue l’applicazione delle norme ma gli umori e i desideri di una parte della popolazione, seppur colpita da lutti e sofferenze enormi".

«È una cosa mai successa in nessuna altra parte del mondo», Mauro Dolce, direttore dell'ufficio rischio sismico del Dipartimento della Protezione civile, e uno degli indagati, commenta così da Washington la notizia. «È ben consolidato nella comunità scientifica internazionale che i terremoti non si possono prevedere nel breve termine e non si possono quindi intraprendere azioni di protezione civile in quanto le probabilità, le possibilità che avvenga un terremoto sulla base di un precursore, inclusa una sequenza di piccoli terremoti, sono bassissime.

Dolce si trova a Washington, al Forum organizzato dalla Banca mondiale proprio sulla comprensione dei rischi in occasione delle calamità naturali. Il professor Ross Stein, geofisico del famoso Us Geological survey, in California, sottolinea che «non è possibile prevedere i terremoti a breve termine."

"Nel caso dell'Aquila non esistevano assolutamente gli elementi di fatto per ordinare una evacuazione della città», conferma l'esperto greco Kyriazis Pitlakis.


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