La sintesi delll'indagine semestrale di Confindustria

Primio semestre 2008

07 Novembre 2008   10:13  

Si fa presente che l’indagine fa riferimento ai primi sei mesi dell’anno e che i dati sono stati raccolti nel corso del mese di luglio quando ancora non erano evidenti le turbolenze provocate dall’attuale difficile fase economica.

ieri si è svolto anche un incontro con le banche  al quale hanno partecipato numerosi esponenti del mondo bancario, imprenditoriale e dei Confidi, si è concluso con la costituzione di un “tavolo tecnico permanente” regionale che ha lo scopo di:
monitorare l’evoluzione del sistema creditizio nei diversi comparti produttivi;
individuare eventuali misure di sostegno a favore delle PMI;
favorire un adeguato flusso di finanziamenti alle imprese regionali tenuto conto del contesto di estrema difficoltà ed evitare che subentri uno stato di recessione dell’economia;
rafforzare il ruolo dei confidi come strumenti idonei a garantire il credito e superare le asimmetrie informative;
coinvolgere la Regione Abruzzo, subito dopo la tornata elettorale, per:
a) la costituzione di un fondo di garanzia, da gestire da parte dei confidi per consentire adeguati flussi di credito,
b) favorire l’immediato pagamento di crediti vantati dalle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione. 

IL SERVIZIO TG SULLA PRESENTAZIONE DELL'INDAGINE 

SINTESI DELL'INDAGINE SEMESTRALE 2008

L’evoluzione recente dell’economia italiana
L’economia italiana è in netta contrazione e prossima a sfiorare il punto di minimo di un percorso di rallentamento iniziato nel secondo semestre dello scorso anno. Al presente l’economia italiana sconta da un lato l’indebolimento subito nel corso del primo semestre dell’anno e dall’altro l’influenza delle turbolenze internazionali. Permane così un ciclo al ribasso di tutte le componenti. Il peggioramento coinvolge sia le componenti dell’offerta, tra cui anche la produzione industriale, che le componenti della domanda, in primis quella delle famiglie che risente principalmente della forte ripresa dell’inflazione. La prospettiva per la fine dell’anno è decisamente preoccupante - con una crescita zero- e con una previsione di crescita per il 2009 di appena lo 0,2%.
 
L’andamento dell’economia abruzzese

L’economia abruzzese, nello scorcio del primo semestre del 2008, ha avuto un ritmo appena soddisfacente subendo, tuttavia, nello scorcio finale, sintomi di rallentamento. La relativa parziale tenuta dell’andamento generale va imputata al comparto manifatturiero, sorretto dai settori maggiormente vocati all’export, con risultati che, in generale, potrebbero definirsi buoni. Le componenti della domanda, nel corso del semestre,  registrano una generale flessione: netta quella dei consumi privati, ma anche quelle degli investimenti e dei consumi pubblici. Nella prospettiva, a causa dell’aggravarsi della situazione finanziaria, si è verificato un deciso calo di fiducia, non solo delle componenti della domanda (pubblica e privata) ma anche delle componenti dell’offerta tra cui, segnatamente, la produzione industriale.

L’andamento dell’industria abruzzese

L’andamento produttivo dell’industria abruzzese nel corso del primo semestre 2008, analogo a quello italiano, ha registrato un miglioramento dopo la caduta produttiva dell’ultimo semestre dell’anno scorso, ed ha investito la maggior parte dei settori. All’andamento complessivamente favorevole hanno concorso quasi  tutti i settori e maggiormente la  metalmeccanica, la chimica, i mezzi di trasporto e il legno che si confermano trainanti per l’industria abruzzese. Principalmente le esportazioni hanno rappresentato il fattore propulsivo di questi settori, visto che sono quelli che hanno ottenuto risultati sul fronte del mercato estero che, tra l’altro,  hanno consentito all’Abruzzo di riconfermare  una delle migliori posizioni tra le regioni italiane. Nella prospettiva di fine anno gli imprenditori prevedono una generale stazionarietà dei livelli produttivi.


L’andamento industriale per provincia
Al risultato positivo conseguito dall’industria abruzzese nel primo semestre 2008, hanno contribuito tutte le province con eccezione di Teramo, attestata su un risultato di relativa stazionarietà. Come peso e come andamento il concorso maggiore a detto miglioramento è attribuito alla provincia di Chieti
Sul piano della produzione, il migliore risultato è registrato dall’industria della provincia di Chieti: il risultato di consuntivo è stato del  +7,9%, con un fatturato notevole (+12,5%) a cui si legano risultati altrettanto buoni per il mercato estero. Il netto miglioramento dell’industria chietina è spiegato anche dai cattivi risultati ottenuti nel semestre precedente. La prospettiva per il secondo semestre 2008 mostra una relativa stabilità con accenni di una lieve tendenza al ribasso.   
E’ andata bene anche l’industria aquilana, che ha avuto  risultati del +7,1% per la produzione e del   +5,4% per gli ordinativi. Dimessi invece i risultati relativi agli altri indicatori. Per le esportazioni l’industria aquilana, in questo semestre, non ha brillato né si prevede, sulla base degli ordinativi, che le cose siano destinate a migliorare. Le prospettive per il secondo semestre 2008, difatti, sono segnate,  per la generalità degli indicatori, da una relativa stazionarietà.
Bene è andata anche l’industria pescarese (+7,1%  la produzione e +4,3% il fatturato), dopo i buoni risultati del semestre precedente. Attestati su toni dimessi tutti gli altri indici, eccetto gli ordinativi per l’estero che diminuiscono del -1,4%. Il risultato del semestre in esame va pure messo a confronto con il pessimo risultato del precedente. La prospettiva, per la fine dell’anno, prevede una generale stabilizzazione di quasi tutti gli indicatori.  
Nel corso del semestre l’industria teramana consegue un risultato di netta stazionarietà confermando l’andamento non brillante del semestre precedente. La produzione attestata a +0,5%, il fatturato a +3.0%, con un incremento delle scorte dei prodotti finiti ed una relativa contestuale stabilità di tutti gli altri indicatori, denotano tuttavia una fase di tenuta. Situazione che, tutto sommato, non si deve considerare come un arretramento rispetto ai brillanti risultati delle altre province, che invece nel corso degli ultimi due-tre semestri hanno subito anche consistenti oscillazioni. In prospettiva, la provincia di Teramo è l’unica che, nel generale scenario di stazionarietà produttiva, evidenzia segnali di ripresa, come riscontrano gli indicatori relativi alla produzione ed al fatturato.

L’andamento per settori di attività

Nel complessivo favorevole andamento dall’industria abruzzese nel corso del primo semestre 2008, registrato sul piano generale dall’insieme dei settori (si veda il prospetto che segue), si evidenziano i migliori risultati conseguiti dalla chimico-farmaceutica, dai materiali da costruzione, dalla metalmeccanica-elettronica, dall’abbigliamento e dalla carta-cartotecnica. Corrispondentemente, al buon andamento produttivo, questi settori registrano andamenti favorevoli anche per il fatturato e, solo in parte, per gli ordinativi in cui segnano una diminuzione il chimico farmaceutico e l’abbigliamento. Eccezionali i risultati del settore dei materiali da costruzione, in parte in controtendenza rispetto a quanto avviene nel settore delle costruzioni, interessate da una tendenza riflessiva che si protrae da  tempo. Il settore della metalmeccanica, omnicomprensivo dei mezzi di trasporto dell’elettronica e della meccanica, è quello che registra i risultati maggiormente orientati su una generale positiva tendenza; fanno appena eccezione i risultati relativi al portafoglio ordini ed al fatturato per l’export che peraltro seguono un risultato positivo anche per il semestre precedente.
Sul piano delle previsioni, ci si attesta su una generale diffusa stabilizzazione degli andamenti con  accenni a lievi riprese per i settori degli alimentari, del legno e della plastica che, in termini di consuntivo, avevano ottenuto i risultati meno brillanti.
Il  terziario avanzato subisce una ulteriore flessione rispetto al semestre precedente. Ad essa si collega una prospettiva non esaltante considerati gli andamenti non positivi degli indici  di tendenza.


L’andamento dell’industria delle costruzioni in Abruzzo
In Abruzzo i dati relativi ai lavori appaltati nei primi sei mesi del 2008 indicano una diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2007. peggiorano sensibilmente le situazioni delle province di Teramo e Chieti. Per l’occupazione, dopo i buoni livelli dello scorso anno, si stima una flessione del 15%.
Per l’edilizia privata, i dati sono in linea con quelli dello stesso periodo del 2007. Si mantengono sostenuti  gli interventi di recupero e riqualificazione grazie  alle agevolazioni fiscali.  Con il primo semestre del 2008 si chiude il lungo periodo positivo per il settore, anche a causa delle condizioni economiche generali. Nei  primi mesi del secondo semestre 2008 si è fermata la domanda di edilizia privata, con i prezzi di vendita in flessione, il comparto delle opere pubbliche resta in difficoltà. La situazione economica generale sta provocando effetti devastanti nel settore con una prospettiva decisamente in peggioramento.
 
Indici congiunturali generali Province - I° Sem. 2008                   
(var. % sul semestre precedente e peso %)                       
Indicatori            Chieti    L’Aquila    Pescara    Teramo    Abruzzo       
Produzione            7,9    7,1    7,1    0,5    6,2       
Portafoglio ordini        1,3    5,4    1,2    -0,7    2,1       
Scorte prodotti finiti        1,2    15,8    0,5    3,3    5,6       
Scorte materie prime        1,8    -24,8    1,4    -0,2    -6,4       
Fatturato            12,5    4,1    4,3    3,0    6,1       
Prezzi            2,6    1,1    0,6    0,3    1,2       
Fatturato mercato estero    9,9    1,8    1,2    0,1    3,3       
Portaf.lio ordini  mercato estero    5,9    0,5    -1,4    0,9    1,3       
Occupazione            0,5    1,8    1,3    2,9    1,5       
Grado di utilizz.ne impianti (%)    77,9    77,9    77,6    80,8    78,3       
Investimenti peso % aziende    57,1    56,5    42,9    37,5    48,3    
 

Indicatori congiunturali per settore - I° Sem. 2008

(var. % sul semestre precedente)               
Settore        Produzione     Portafoglio ordini     Fatturato    Prezzi    Scorte Prodotti finiti    Scorte Materie prime       
Abbigliamento Tessile Pelli    5,4    -2,5    2,9    1,4    0,5    -1,9       
Alimentari        -1,7    0,8    12,0    1,9    10,6    -1,0       
Carta e Cartotecnica    8,8    5,1    5,3    -0,2    4,0    -4,4       
Chimico - Farmaceutica     10,7    -3,4    12,4    2,1    4,4    11,5       
Gomma e Plastica    -2,4    10,6    9,2    1,5    -6,7    -5,1       
Legno/Mobili    2,9    0,2    0,2    0,9    -0,2    -0,9       
Materiali da costruzione    10,0    12,0    21,0    4,8    0,0    4,9       
Metalmec. Elettronica    7,7    3,8    4,1    0,6    11,1    -16,8       
Varie         2,2    5,4    6,8    10,4    0,0    34,7       
Totale        6,2    2,1    6,1    1,2    5,6    -6,4    
 
Indicatori Strutturali    Chieti    L'Aquila    Pescara    Teramo     Abruzzo       
Tasso disoccupazione 2007      5,8    7,7    5,8    5,7    6,2       
CIG – Var %. 1°Sem 07 - 1° Sem 08    21,8    19,1    32,9    -7,7    12,6       
Ore CIG per occupato 2007    7,3    31,4    4,0    14,7    13,9       
Reddito   Italia=100    Anno 2000    86,6    78,9    86,6    85,3    84,2       
    Anno 2007    88,6    75,3    80,5    80,1    81,6    

 
Indici congiunturali per classi di dimensione delle aziende - Andamento 1° Sem 2008       

                           
Classe addetti     Produzione     Fatturato    Portafoglio ordini    Produzione     Esportata    Ordinativi Estero       
fino a 15    -1,0    2,0    2,5    13,3    8,1       
da 16 a 30    0,3    -1,4    0,0    13,3    10,8       
da 31 a 60    9,0    8,0    5,8    19,7    8,1       
da 61 a 120    0,6    -8,2    0,2    38,6    -2,1       
da 121 a 250    4,0    7,8    -2,9    30,6    4,4       
oltre 250    8,0    7,8    3,8    60,8    3,5       
Totale     6,2    6,1    2,1    48,6    1,3       
                        


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