La strana lingua e vitamine abruzzesi a Berlino

Puntata del 15 febbraio 2007

13 Febbraio 2008   14:33  

Questa settimana sul magazine 99:

Incontro con il poeta lussemburghese di origini abruzzesi Jean Portante e reportage dalla Fruit Logistica di Berlino

LA STRANA LINGUA

di Filippo Tronca

La strana lingua: è quella dei poeti, così diversa dal sentenziare tuonante di chi ha sempre la verità in tasca, dal chiacchiericcio degli opinionisti pour parlè, dal talking frivolo dei launge bar. Ed è strana è anche la lingua degli emigranti costretti a farsi capire a stento con parole straniere e spesso ostili. Emigranti come il nonno di Jean, partito tanti anni fa da San Demetrio nei Vestini, in provincia dell´Aquila. Si addormentò sul treno cullato dai sogni e dal ritmo regolare delle rotaie, e invece di risvegliarsi a Parigi, la sua terra promessa, si ritrovò in Lussemburgo, come altri tre milioni di italiani che vi sono approdati nel corso del 900. Nasce anche così, per caso, quel miscuglio di sangue, culture ed individui chiamata nazionalità. Jean Portante, il nipote appunto, è oggi un grande poeta e scrittore e ha meritato la fama internazionale con il romanzo "Mrs Haroy. La memoria della balena". Nato a Differdange, Lussemburgo Jean ha continuato a viaggiare, ad attraversare i confini ed oceani. Come la balena, che ha lasciato la terra ferma milioni di anni fa per vivere nel mare, ma non è mai diventata un pesce ed ha ancora bisogno di respirare fuori dall´acqua. Destino simile appunto a quello dell´emigrato perchè, scrive l´autore, è una condizione provvisoriamente definitiva e un destino definitivamente provvisorio. Jean, tuttavia, torna spesso nella sua San Demetrio, ed i suoi soggiorni sono anche l´occasione per regalare serate come quella a cui abbiamo assistito al circolo Querentia dell´Aquila. Jean ci ha messo la sua strana lingua, il talentuoso duo chitarristico composto da Roberto Carosone e da Tony Turco hanno aggiunto la musica, il pubblico ha chiuso il cerchio con l´appassionato ascolto. Il sodalizio diventerà un promettente progetto musicale. Sarà il ritorno un destino definitivamente provvisorio, ma può anche lasciar tracce durature.

VITAMINE ABRUZZESI A BERLINO

di Filippo Tronca

Numeri da record hanno riconfermato l´importanza della Fruit Logistica di Berlino, evento clou dell´industria ortofrutticola europea e mondiale: 50.000 visitatori commerciali, 2.110 espositori da 68 paesi, che hanno presentato la gamma completa dei servizi logistici richiesti per fornire ai consumatori di tutto il mondo frutta e verdura fresca di prima qualità per dodici mesi l´anno. L´indotto economico generato dal pubblico di visitatori ed espositori è stato poi calcolato in 100 milioni di euro. Grazie all´impegno dell´Arssa, l´agenzia regionale per lo sviluppo agricolo, anche l´ortofrutta abruzzese ha ben figurato a Berlino, con aziende e consorzi che rappresentano centinaia di produttori e un mercato che vale ogni anno 250 milioni di euro. A Berlino c´erano anche gli inviati Luca Di Giacomantonio e Alessia Bonaduce della Unovideo dell´Aquila, ed è stata l´occasione per il fare il punto sullo stato di salute del mercato ortofrutticolo regionale, sulle sue prospettive nel mercato globale, sui problemi ancora irrisolti. Secondo i dati più recenti sono stati prodotti nel mondo quasi 800 milioni di tonnellate di verdure e oltre 650 milioni di tonnellate di frutta. L’area più importante per le importazioni di frutta e verdura fresca è l’Unione Europea, seguita dal Nord-America, dal Giappone e dalla Russia. Altri mercati si affacciano nello scenario, come i paesi dell´est-Europa o come nell´ area del Mediterraneo, il Marocco o l´Egitto, che dimostrano una forte curiosità per l´innovazione, un notevole spirito imprenditoriale e la capacità di attrarre investimenti. Un occasione ovvio anche per l´ortofrutta abruzzese, a patto che essa sappia fare squadra .


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