Legambiente Ecomafia 2012: in Abruzzo aumentano i reati contro la fauna

04 Luglio 2012   13:47  

E' stato presentato oggi a Roma il rapporto Legambiente Ecomafia 2012, quest'anno dedicato a Falcone e Borsellino, realizzato come sempre con la collaborazione di tutte le Forze dell'Ordine impegnate a contrastare abusi e illeciti.

L'Abruzzo si conferma al decimo posto della classifica nazionale dei reati ambientali. A fronte dei quasi 34mila scoperti in Italia, i reati accertati nel 2011 in regione sono stati 1.054, con una media di quasi 3 al giorno: un aumento di circa il 6,5% (+ 64 reati) rispetto al 2010.

L'aumento piu' significativo si registra nel settore faunistico, con 259 reati contro i 147 del 2010 (+76,2%). Seguono il settore del patrimonio artistico, con 29 reati contro i 20 del 2010 (+45%); il settore degli incendi dolosi, colposi e generici, con 119 reati contro i 85 del 2010 (+40%); il settore del ciclo dei rifiuti, con 253 reati contro i 239 del 2010 (+5,8%); ed il settore del ciclo del cemento, con 233 reati contro i 225 del 2010 (+3,6%). Completano il quadro i 161 reati nei settori agroalimentare, acque, pesca e navigazione. Nel 2011 sono aumentate, del 16,5%, anche le persone denunciate (919, contro le 789 del 2010), mentre le persone arrestate sono 10, contro le 8 del 2010 (+25%), e i sequestri effettuati sono 222 contro i 192 del 2010 (+15,6%).

 "L'Abruzzo risulta in linea con l'andamento nazionale dei crimini ambientali - dichiara Antonio Sangiuliano, direttore di Legambiente Abruzzo - e si contraddistingue in maniera evidente nei reati contro la fauna. E' un dato particolarmente rilevante da leggere anche in funzione delle criticita' manifestate dalla Regione nella pianificazione venatoria che, nella sola stagione 2011-2012, sconfessata dal tribunale amministrativo regionale, ha varato ben quattro calendari". "L'Abruzzo ha bisogno di stringere un vero patto per l'ambiente e la legalita', che faccia leva sull'effettiva applicazione delle leggi e che preveda forme di tutela dell'ambiente dai fenomeni di illegalita' - conclude Luzio Nelli, della segreteria regionale dell'associazione - Siamo in attesa di vedere finalmente i delitti contro l'ambiente introdotti nel Codice penale, ma nel frattempo e' urgente contrastare l'assalto alla regione e quindi all'Italia, compiendo tutti il proprio dovere, senza eccezioni. La politica, in particolar modo, ha il dovere di supportare gli sforzi e i successi delle forze dell'ordine e della magistratura, che troppo spesso appaiono all'opinione pubblica isolate nella lotta alla criminalita'". (


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