Lo scontro sugli alloggi C.a.s.e. vuoti, Pelini: "Siamo trasparenti, non accetto la calunnia"

Da due settimane sul sito del Comune la situazione degli alloggi

28 Giugno 2013   17:19  

Oltre 40 casi di nuclei familiari tornati nelle proprie abitazioni e ancora ufficialmente sfollati nei progetti C.a.s.e. e nei villaggi M.a.p. 178 alloggi ad oggi liberi.

Sono questi i dati resi noti dal consigliere Raffaele Daniele presidente della Commissione Garanzia e Controllo, emersi dall'indagine della commissione di cui è presidente, mettendo a confronto i numeri della Banca Dati dell'Emergenza e quelli delle utenze di gas ed energia elettrica.

Dati che lo hanno portato ad attaccare l'assessore all'assistenza alla popolazione Fabio Pelini, che replica : "Nessun fondamento negli esiti dell'inchiesta della Commissione, i dati si riferiscono a marzo di quest'anno periodo in cui al Comune non erano entrati ancora gli asusnti del Concorsone. Solo cinque persone lavoravano all'assistenza di 22 mila persone".

Pelini sottolinea come un ritardo c'è effettivamente statoTra le accuse di Daniele anche il versamento dal parte del Comune del contributo di autonoma sistemazione a persone ormai defunte.

Un ritardo nell'aggiornare i dati, ammette Pelini "c'è stato, ma solo dovuto al poco personale, e riferibile a vari settori del Comune, non solo l'assitenza alla popolazione."

I dati secondo Pelini, sono sempre stati trasparenti, con possibil errori: alloggi non censiti ad esempio o in riparazione. Secondo i dati del settore assistenza alla popolazione sono solo 5 le case non censite, ovvere le case i cui nuclei effettivamente usciti non risultano tali. Ci sono tipologie di case che sembrano vuote, ma ora che il personale è a regime tutto dovrebbe essere chiarificato.

Sulla situazione del progetto Case già due settimane sul sito del Comune c'è il report degli alloggi liberi, al 24 giugno erano 12, e oltre 40, ancora non segnalati sul report, vuoti perché in riparazione: "questo non è un effetto dell'indagine della V Commissione".

"La questione è che a marzo l'ufficio assistenza alla poplazione aveva circa 90 alloggi che è stato possibile assegnare solo dopo l'assunzione del nuovo personale".

Pelini si dice aperto alla collaborazione con tutti per la gestione più efficace ma sottolinea: "Quello che non accetto è che da insinuazione frutto di di disinformazione si passi all'infamia e alla calunnia".

 

 


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