Lo sfogo di Cialente: L'Aquila sull'orlo del baratro

17 Settembre 2010   13:53  

"Dalla riunione a Roma al dipartimento della Protezione civile è emerso in maniera palese che non ci sono più soldi per l'emergenza". Lo ha detto il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, in relazione all'uscita imminente di una nuova ordinanza della Presidenza del consiglio dei ministri per la ricostruzione in Abruzzo dopo il terremoto del 6 aprile 2009.

"Le risorse non ci sono e non ci saranno - ha aggiunto Cialente, vicecommissario alla Ricostruzione - ed questo ha contribuito a generare tensioni nel vertice, tuttavia, grazie anche al mio lavoro di sensibilizzazione e al messaggio lanciato al presidente Napolitano, si sta decidendo in queste ore che la copertura delle spese dei puntellamenti, demolizioni e macerie esca dai fondi dell'articolo 14.5 della legge 77, i fondi cioé relativi all'emergenza , e venga inserita, retroattivamente, nei fondi della ricostruzione, inquadrati nell'articolo 14.1, con quei 714 milioni di euro che sono già a disposizione del commissario Gianni Chiodi".

"Questo - ha aggiunto Cialente - permetterebbe di far fronte subito alle spese dei puntellamenti, rispondendo alle esigenze di ditte che all'Aquila rischiano il protesto per aver anticipato le spese dei puntellamenti, ma anche di rispondere a quei tanti cittadini in autonoma sistemazione e albergatori in attesa dei risorse".

Cialente ha sottolineato che "in città lo scenario è drammatico, e in quest'ottica i 54 milioni in arrivo annunciati da chi rappresenta un ente che non ha neanche partecipato alla riunione - ha aggiunto facendo un riferimento indiretto alle dichiarazioni del vicepresidente del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis all'indomani del vertice - sono un pour parler che finisce solo per confondere le idee".

"Una situazione - ha commentato il sindaco - alla luce della quale, è fondamentale accorciare per quanto possibile la fase dell'emergenza, con oltre 55mila persone assistite allo stato attuale. Per questo motivo - ha sottolineato il sindaco - bisogna fare in modo che i tempo della ricostruzione privata, oggi in fase leggera con le case B-C e domani nella fase pesante con le case E vengano rispettati". Cialente ha denunciato delle situazioni di enorme difficoltà all'Aquila, con albergatori che minacciano di cacciare gli sfollati, "oggi in particolare - ha aggiunto Cialente - ho avuto notizia di un albergatore ha chiesto addirittura 500 euro di caparra a una famiglia di sfollati per poter restare''

Una "black list" per sanzionare le aziende che fanno registrare dei ritardi ingiustificati nella ricostruzione post-sisma all'Aquila. E' questa la proposta del vicecommissario alla Ricostruzione, Massimo Cialente, a fronte dei dati sugli sfollati a 17 mesi dal terremoto e della carenza di risorse per le spese di emergenza. "Una situazione - ha commentato il sindaco - alla luce della quale, è fondamentale accorciare per quanto possibile la fase dell'emergenza, con oltre 55mila persone assistite allo stato attuale. Per questo motivo - ha sottolineato il sindaco - bisogna fare in modo che i tempo della ricostruzione privata, oggi in fase leggera con le case B-C e domani nella fase pesante con le case E vengano rispettati". Cialente ha denunciato delle situazioni di enorme difficoltà all'Aquila, con albergatori che minacciano di cacciare gli sfollati, "oggi in particolare - ha aggiunto Cialente - ho avuto notizia di un albergatore ha chiesto addirittura 500 euro di caparra a una famiglia di sfollati per poter restare

Sempre Cialente replica sulle pagine di "Panorama", in edicola da oggi, alle affermazioni contenute in un'intervista rilasciata dal capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, pubblicata dallo stesso periodico nazionale la scorsa settimana.

''Lavoro fino a notte fonda" per l'emergenza e la ricostruzione connesse al sisma dell'Aquila del 6 aprile dello scorso anno "ma gli sforzi sono vanificati dai ritardi e dalle confusioni dello Stato centrale".

Precisando comunque che le "polemiche sollevate da Bertolaso non mi interessano", Cialente ha osservato che "non arrivano soldi sufficienti per l'autonoma sistemazione (il Comune ha anticipato 28 milioni di euro), per i beni privati distrutti (migliaia di pratiche per un importo di 40 milioni di euro, non finanziato), per le attivita' produttive (4mila pratiche, per 44 milioni in pagamento solo grazie alle intese con Chiodi e due banche) per i contributi dei traslochi, non finanziati".

E il sindaco informa Panorama anche delfatto che c'è voluta la protesta di Roma per ottenere 714 milioni di euro, eche ci sono ancora 600 nuclei mono-familiari che non hano ancora una casa, perchè ''gli alloggi antisismici, beli, efficenti e sicuri, sono insufficenti''

"Non ho mai negato quanto di buono e' stato fatto per il terremoto anzi, ho sempre valorizzato il lavoro svolto e ringraziato chi lo ha eseguito" e' scritto ancora nell'intervento del sindaco Cialente pubblicato su 'Panorama', sottolineando pero' come i 10 miliardi di euro stanziati per la ricostruzione siano stati suddivisi fino al 2032 e come "la natura di contributo e non di indennizzo dei sostegni economici rischia di dilatare la ricostruzione. Questo il problema che sta bloccando la risposta dei cittadini, alla base dei piani comunali di ricostruzione".

Cialente ha anche ringraziato il sottosegretario Francesco Maria Giro, che alcuni giorni fa aveva affermato che il sostegno del Governo non manchera' "e che da' atto al commissario Gianni Chiodi e a me di lavorare a tempo pieno, con sacrificio e passione".

Una risposta tra le righe anche al presidente del consiglio Silvio Berlusconi, che invece ha decantato il miracolo aquilano sulle pagine quotidiano francese Figarò.

 


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