MAradona Sta Con Chavez: "Mi Vesto da Soldato Se Me Lo Chiede"

09 Agosto 2017   08:21  

Maradona si schiera dalla parte di Maduro. Con l'Onu che lo accusa di gravi violazioni dei diritti umani e 17 paesi americani riuniti a Lima per decidere una posizione comune sulla crisi a Caracas, il governo di Nicolas Maduro è sempre più isolato a livello internazionale, anche se è sempre più deciso ad andare avanti con la sua controversa Assemblea Costituente.

 

 

 

 


Maduro ottiene anche l'appoggio di Diego Armando Maradona, pronto «a vestirsi da soldato per combattere contro l'imperialismo».

L'Alto Commissario Onu per i diritti umani (Unhchr) ha diffuso oggi un duro rapporto nel quale dichiara che almeno 73 delle 124 persone morte durante le manifestazioni dell'opposizione dallo scorso aprile sono state uccise dalle forze dell'ordine o dai «colectivos», i gruppi armati del chavismo.

Questo, sottolinea il rapporto, nel quadro di un «uso diffuso e sistematico» di «forza eccessiva» da parte del governo - segnato da centinaia di arresti arbitrari e tortura dei detenuti - che non dà segni di ridursi«.

Lo stesso segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, si è detto »preoccupato per i recenti sviluppi« a Caracas, che »potrebbero portare ad una nuova escalation delle tensioni«, sottolineando che »la crisi venezuelana non può essere risolta con l'imposizione di misure unilaterali, ma richiede una soluzione politica basata sul dialogo e sul compromesso».

A Lima, nel frattempo, su invito del governo peruviano, i ministri degli Esteri e i rappresentanti di 17 paesi del continente americano, sono riuniti con l'obiettivo di mettere a punto una posizione comune sulla crisi venezuelana.

Nulla però sembra intaccare la determinazione di Maduro e del suo governo, che oggi ha occupato con la sua Costituente l'emiciclo del Palazzo Federale Legislativo, dove normalmente siede il Parlamento unicamerale venezuelano, controllato da una maggioranza di due terzi dell'opposizione.

In attesa delle nuove misure che potrebbe prendere la Costituente nelle prossime ore - si teme anzitutto una sospensione dell'immunità parlamentare dei deputati dell'opposizione - si moltiplicano gli attacchi contro i dirigenti antichavisti.

Il Tribunal Supremo di Giustizia (Tsg) ha destituito e condannato a 15 mesi di carcere un sindaco dell'opposizione, parte di un gruppo di 13 amministratori comunali che l'alta corte ha minacciato di destituire e mandare in prigione per non aver impedito manifestazioni di piazza.

Il Consiglio Nazionale Elettorale (Cne) ha proibito alla coalizione di opposizione Mud di presentare candidati in sei stati del Venezuela (un terzo del totale) per le elezioni dei governatori locali, previste per il 10 dicembre.

L'unico appoggio internazionale che è arrivato oggi al governo di Maduro è stato quello di Maradona: in un messaggio su Facebook, l'ex 'Pibe de orò si è definito »chavista fino alla morte« e ha proclamato che »quando Maduro lo ordinerà, mi vestirò da soldato per combattere contro l'imperialismo«.

"Quando Maduro lo ordinerà, mi vestirò da soldato per combattere contro l'imperialismo": con queste parole, Diego Armando Maradona ha espresso il suo totale appoggio al presidente venezuelano accusato di aver lanciato un golpe antidemocratico a Caracas.

In un breve messaggio pubblicato su Facebook, l'argentino ex 'Pibe de oro' si definisce "chavista fino alla morte" e pronto a prendere le armi per combattere "coloro che vogliono impossessarsi delle nostre bandiere, che sono la cosa più sacra che abbiamo".

"Viva i venezuelani purosangue, non i venezuelani interessati e ammanicati con la destra!": così si conclude la dichiarazione di Maradona, dopo i rituali "Viva Chavez! Viva Maduro! Viva la rivoluzione!".


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