Macerie, rimpallo di responsabilità fra Regione e Comune

Chiodi: spetta a Cialente. Il sindaco:cambiare legge

02 Novembre 2009   17:48  

Dibatitto tutto aperto sullo smaltimento delle macerie che ancora ostruiscono strade e piazze del centro storico dell'Aquila ma soprattutto delle frazioni e dei comuni limitrofi.
Il comune dell'Aquila aveva nei giorni scorsi tirato in ballo la Regione, ritenuta responsabile dei ritardi.
Respinge le accuse al mittente il presidente Gianni Chiodi, che ricorda come la competenza dell'ente sia limitata all'individuazione dei siti per lo smaltimento, “cosa fatta” dice il governatore, la rimozione spetta invece ai comuni e alla Provincia.
Chiodi a sostegno della sua tesi richiama ad una circolare del vice capo della Protezione civile, Bernardo De Bernardinis, che delinea le competenze per la rimozione nell’area del cratere. Secondo tale disposizione, i singoli Comuni devono organizzare i siti di stoccaggio temporaneo e selezionare le macerie da trattare.
La Regione ha dunque esaurito il suo compito, avendo approvato in giunta una delibera dove sono indicate le aree nelle quali poter conferire gli inerti, alla cui individuazione hanno contribuito l'Arta e l'Ispra.
La Provincia ha poi il ruolo di coordinare l'attività dei Comuni. Un problema in più sorge per quello dell'Aquila: la discarica ex Teges, dove si smaltiscono e si stoccano i rifiuti, è quasi al collasso e, almeno per ora, non vi sono siti alternativi.
Si difende Massimo Cialente: “Applicare le normative europee e italiane e classificare le macerie come rifiuti urbani – afferma il sindaco - rende impossibile rimuoverle in tempi compatibili con il processo di ricostruzione”.
Nel chiedere un ciclo tecnologico di smaltimento alternativo il primo cittadino e l'assessore competente Moroni chiedono ora che ad esaminare il problema sia la Commissione Ambiente della Camera con un sopralluogo.

(MS)


FINA: RIDISCUTERE LEGGE 77

In riferimento alla dichiarazione del Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, il quale richiamava la Provincia dell’Aquila a coordinare i Comuni per la questione dello smaltimento delle macerie, interviene l’Assessore all’Ambiente della Provincia Michele Fina.

 

“È utile, in premessa, richiamare l’attenzione del Presidente Chiodi all’ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3767 del 13.05.09, la quale stabilisce chiaramente quali sono i ruoli delle istituzioni locali ed in particolare i compiti che vengono attribuiti alla Provincia (nell’art.1 comma 5): questi si limitano ad una funzione di supporto che stiamo assolvendo nel migliore dei modi: abbiamo supportato i Comuni con linee guida per la gestione delle macerie; abbiamo partecipato a tutti i tavoli di lavoro con l’Arta, la Prefettura, la Protezione Civile, al fine di valutare i siti a norma per lo stoccaggio e la selezione delle macerie; abbiamo creato una pagina specifica sul sito internet della Provincia per promuovere in modo trasparente l’accesso a tutte le informazioni utili sulla questione; fin dall’inizio siamo stati a disposizione di ogni esigenza dei Comuni, i quali sono stati da noi più volte riuniti e sollecitati” precisa Michele Fina.

“Ma non mi accontento certo di dire che noi il nostro lavoro lo abbiamo svolto e lo stiamo svolgendo” aggiunge l’Assessore provinciale. “Fin dall’inizio ho denunciato l’urgenza di questo enorme problema. Togliere le macerie vuol dire accelerare e facilitare la ricostruzione e soprattutto restituire ai cittadini l’immagine di una Città che volta pagina. Capisco che il lavoro è complesso e laborioso: in questo senso penso ad esempio che la legge 77, la quale ha classificato le macerie del terremoto come rifiuti solidi urbani, vada ridiscussa al fine di accelerare e snellire i tempi.”

“Ma ci tengo a dire soprattutto” ha sintetizzato Fina “che nelle mie funzioni di rappresentante di un’Istituzione non sento come compito prioritario quello di giudicare le altre Istituzioni al fine di “scaricare su altri il barile”. Il nostro dovere è fare e collaborare. Il Presidente Chiodi, in qualità di Commissario, ha tante responsabilità ma spero che non si rifugi troppo spesso nella comoda giustificazione delle presunte “colpe degli altri”. Voglio dire chiaro che noi come Provincia siamo pronti ad assumere maggiori compiti sul problema dello smaltimenti delle macerie, qualora gli altri Enti competenti lo riterranno utile. Con adeguate competenze speciali, mezzi e risorse siamo sicuri di poter fare bene un lavoro più ampio. Attendiamo che il Presidente Chiodi convochi, in questo senso, un incontro specifico. Altrimenti lo promuoveremo noi.”

 


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