Maltrattamenti domestici: uomo 35enne agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

27 Febbraio 2025   18:12  

Dopo mesi di violenze fisiche e psicologiche, un uomo è stato arrestato per stalking e maltrattamenti a danno della moglie, ora protetta da un’ordinanza restrittiva.

Un 35enne di Atri è stato arrestato con braccialetto elettronico dopo essere stato accusato di maltrattamenti in famiglia e stalking nei confronti della moglie. L’episodio che ha portato all’arresto è avvenuto dopo una segnalazione al numero di emergenza 112, che ha richiesto l'intervento della polizia per una violenta lite tra i coniugi. Quando gli agenti sono arrivati, l’uomo sembrava inizialmente tranquillo, ma la sua calma apparente ha fatto sorgere sospetti sulla gravità della situazione.

Le indagini successive hanno rivelato che i maltrattamenti non erano circoscritti a quell'unico episodio. Da mesi, infatti, la donna subiva abusi psicologici e fisici. Tra i vari atti di violenza, l’uomo ha inviato alla moglie centinaia di messaggi offensivi e minacce, anche autolesionistiche, alimentando così un clima di terrore che la vittima era costretta a vivere quotidianamente.

Le forze dell'ordine, raccogliendo le testimonianze e i dati, hanno confermato l’intensità delle azioni persecutorie e hanno richiesto al giudice un provvedimento di arresto. Il GIP di Teramo ha disposto gli arresti domiciliari per l’uomo con l’obbligo di indossare un braccialetto elettronico, in modo da monitorare i suoi spostamenti e impedirgli qualsiasi tipo di contatto con la vittima e i suoi familiari.

Il braccialetto elettronico rappresenta una misura cautelare in grado di garantire la sicurezza della donna, impedendo ulteriori forme di violenza psicologica e fisica. Inoltre, l'uomo è stato formalmente interdetto dalla possibilità di comunicare con la moglie attraverso messaggi, chiamate o social network.

Il caso ha sollevato l’attenzione sull’importanza di monitorare attentamente le dinamiche di violenza domestica, un fenomeno purtroppo ancora presente in molte famiglie italiane. La polizia di Atri ha continuato a raccogliere prove e a collaborare con le autorità competenti per garantire la protezione della vittima e delle possibili altre persone coinvolte.

Nel frattempo, le forze dell’ordine invitano tutte le vittime di abusi a denunciare tempestivamente, affinché possano essere adottate misure di protezione adeguate. La legge italiana, infatti, offre strumenti concreti per difendersi da queste forme di violenza domestica, consentendo anche l’applicazione di misure restrittive che tutelano la sicurezza delle persone coinvolte.


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