Manifestazione al Circo Massimo: 'Per Giulia e per Tutte'

Il Circo Massimo a Roma è diventato il luogo di convergenza per migliaia di persone che si sono unite per la manifestazione organizzata da "Non Una di Meno" in occasione dell'ottava Giornata Internazionale contro la violenza di genere. La marea fucsia, simbolo del movimento, ha iniziato a riempire la piazza con volti segnati di rosso o fazzoletti al collo, esprimendo rabbia e determinazione.

"Ci vogliamo vive e libere" è il grido corale che si leva in memoria di Giulia e di tutte le vittime di femminicidio. La manifestazione, che parte dal Circo Massimo, è caratterizzata da un forte senso di unità e protesta contro il patriarcato e le misure ritenute "insoddisfacenti" del governo.

Un'attivista, intervenendo in una dichiarazione alla stampa, sottolinea l'aspetto politico della questione della violenza di genere: "Questa è una piazza politica. La questione della violenza è politica". Il richiamo centrale della giornata è "Ci vogliamo vive e libere", con l'urgenza di affrontare la violenza strutturale che continua a minare la vita delle donne.

Il contesto della manifestazione è stato reso ancora più complesso dal recente femminicidio di Giulia, il quale ha riportato al centro dell'attenzione il tema della violenza di genere. La marea fucsia, partendo dal Circo Massimo, si dirige verso piazza San Giovanni, evidenziando l'importanza di mobilitare la società contro la violenza patriarcale.

Il movimento transfemminista quest'anno ha scelto di estendere la sua presenza in due città significative: Roma e Messina. Questo duplice impegno mira a coinvolgere un numero ancora maggiore di persone e a organizzare una resistenza contro la violenza patriarcale. La mobilitazione nazionale del 25 novembre non vuole essere solo una commemorazione delle vittime di femminicidio, ma un punto di concentrazione della rivolta contro la violenza strutturale che continua a colpire la vita di molte donne.