Map vuoti? Esplode la polemica

Secondo Cialente 349 map sono liberi

09 Aprile 2010   10:46  

Cialente ha fatto i conti, e non tornano.
Mentre il Sindaco è alla disperata ricerca di abitazioni per nuclei di due persone e singoli, tra i quali tanti anziani, spuntano MAP liberi. Almeno così sembra.

Secondo i conti del Vice Commissario per la ricostruzione Massimo Cialente, sindaco di L'Aquila, ci sono 349 case in più. Di queste, 70 devono essere ancora consegnate, un anno dopo il sisma. Ci sono paesi dell'aquilano nei quali esistono case in più. Oppure rimaste vuote perché non assegnate.

Cialente deve sistemare ancora circa 5mila concittadini rimasti fuori da progetto Case e Map (moduli abitativi provvisori), e vuole sapere con chiarezza se ci sono case libere e dove. Ad un primo esame sembrerebbero esserci.
Secondo Cialente alla richiesta di dati effettuata ai 56 sindaci dei comuni del cratere, non tutti i hanno fatto pervenire le loro risposte. Altri 31 centri del cratere si sono riservati di comunicare i dati.

Punto dolente per il sindaco Cialente sono anche i criteri di assegnazione. È qui che Cialente sospetta che qualcosa si sia inceppato.
Le case provvisorie spettavano, e spettano, a chi ha aveva una casa E (danni strutturali),  F (rischio esterno) e a chi abitava in zona rossa. Ed erano destinate a chi nella casa distrutta aveva la stabile dimora.

Abbiamo sentito il sindaco di Fossa, uno dei paesi in esame dall'occhio di Cialente, cui viene attribuita la disponbilità di 48 case libere.

Il sindaco di Fossa, Luigi Calvisi è arrabbiato “se non rettificano li denuncio per calunnia”. Secondo Clavisi la situazione di Fossa è limpida e soprattutto non ci sono affatto  case libere.

“Abbiamo avuto 32 case dagli alpini, 16 dal Friuli Venezia Ggiulia, 16 dalla da Verona, 86 dalla protezione civile, per un totale di 150 case. Abbiamo iniziato le consegne ad ottobre e ad oggi ne habbiamo già date 123."
Le case libere non sono quindi tali “ce ne sono 27 quelle ancora vuote, già assgenate ma non ancora abitate, entro la fine del mese saranno occupate dagli assegnatari”.
Già da queste prime dichiarazioni appare evidente come il caso “map liberi” sia intricatissimo. Sarà difficile comprendere appieno i dati dei diversi comuni, resta anche da capire se gli aquilani che aspettano ancora una casa sono effettivamente disposti ad andare a vivere nei paesi del circondario.

Solidale con il sindaco Cialente è Stefano Frezza  di Epicentro solidale. «Da giorni», scrive Frezza, «abbiamo lanciato appelli affinché venisse promossa una ricognizione delle abitazioni costruite per i senza casa. Anche all’Aquila abbiamo verificato l’esistenza di oltre cento appartamenti già pronti e vuoti. Se consideriamo quante persone sono ancora negli alberghi, e i costi relativi, si capirebbe quanti soldi si stanno spendendo inutilmente».

La questione è aperta.

 

 


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