Un risparmio, in 5 anni, quantificato in complessivi 23 milioni di euro.
E' quanto conta di recuperare il Movimento 5 Stelle con il progetto di legge sul taglio alle indennità dei Consiglieri regionali, depositato nei giorni scorsi.
I dettagli della proposta sono stati illustrati questa mattina a Pescara dal Capogruppo Sara Marcozzi. "Abbiamo attivato - ha spiegato la Marcozzi - una ricognizione complessiva delle singole voci che compongono la busta paga dei Consiglieri regionali e formulato una proposta di revisione che prevede, a esempio, che l'indennità di carica non potrà superare i 5mila euro lordi al mese, contro gli attuali 11mila.
Tagli anche ai rimborsi spese, da 4mila 500 euro a 2mila 500 euro, e alle indennità di funzione, che passeranno a mille 500 euro al mese, a fronte di 2mila 800".
Tra gli altri tagli ipotizzati ci sono quelli alle indennità aggiuntive per i vice presidenti e segretari di Commissione, l'abrogazione della polizza assicurativa per i casi di morte o infortunio del Consigliere, l'abrogazione del trattamento di fine mandato, la riduzione dei vitalizi (con percentuali maggiori nel caso di cumulo di vitalizi diversi) e lo spostamento a 67 anni per la fruizione del vitalizio da parte dei Consiglieri (quelli fino alla precedente Legislatura) che ne abbiano maturato il diritto.