Mascitelli: balletto di responsabilità su antenne san Silvestro

03 Febbraio 2011   18:27  

"Sconcertanti le affermazioni del Governo, per bocca del Sottosegretario allo Sviluppo Economico Saglia, che a distanza di molti anni anni continua un vergognoso balletto di responsabilità con la Regione Abruzzo sulla delocalizzazione degli impianti di radiodiffusione collocati, in una condizione di piena illegalità, sulla collina di San Silvestro".

Lo ha dichiarato il senatore Alfonso Mascitelli, segretario regionale dell'Idv Abruzzo, che dopo ben due interrogazioni parlamentari, una del 17 giugno 2009 e l'altra del 31 marzo 2010, si è visto rispondere dal Governo un nulla di fatto.

"Il Governo – ha aggiunto Mascitelli - in sostanza ha rinviato alla regione Abruzzo la scelta del sito, dichiarando di attendere la fattibilità di altre sedi come Bussi o Colonnella, ed esprimendo non pochi dubbi sulla operatività della realizzazione di una piattaforma sul mare. Ed ha aggiunto, cosa ancora più sconcertante, che, per tutelare il diritto dei cittadini che pagano il canone a non vedere interrotto il servizio pubblico, non provvederanno a nessun smantellamento degli impianti senza l'individuazione di una sede alternativa.

Come dire: preferiscono restare nella piena illegalità e nel disprezzo dei gravissimi rischi, scientificamente documentati, di danni alla salute delle tante famiglie residenti a S. Silvestro e nelle località limitrofe, piuttosto che cooperare con le istituzioni locali in una definitiva e adeguata risoluzione del problema".

"C'è una totale disattenzione - ha continuato il senatore Mascitelli - della legge nazionale n. 36, inapplicata e ormai superata dalla risoluzione del Parlamento Europeo, che segnala l'urgenza di adottare seri provvedimenti cautelativi nei confronti delle esposizioni ai campi elettromagnetici, in termini di gran lunga più restrittivi di quelli attualmente in vigore. C'è la perdurante violazione della legge regionale n. 56 del 2000, che fa obbligo di atti autorizzatori che non ci sono mai stati, nonostante l'intervento anche del TAR Abruzzo.

Cosa altro bisogna aspettare?

Sono più che comprensibili l'esasperazione umana a cui sono giunte le famiglie che attendono da oltre dieci anni, la loro indignazione per la continua violazione di leggi nazionali e regionali, il loro disprezzo per il disinteresse generale della politica rispetto al loro diritto alla tutela della salute".

"Non vogliamo rassegnarci. – ha concluso Mascitelli - Nei prossimi giorni, per uscire dalle ambiguità delle tante promesse e del silenzio della classe politica, chiederemo a tutti i parlamentari abruzzesi di sottoscrivere una risoluzione comune urgente per aprire con il Governo e la Regione una vertenza operativa che possa mettere finalmente la parola fine a questa vergogna nazionale".


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